capitolo 19

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Qualcuno suona il campanello, senza preavviso.
Dadda si stacca da me e si riveste velocemente.
«Nasconditi in bagno!» mi suggerisce.
Mi rimetto l'intimo e velocemente mi chiudo in bagno.
Qualcuno continua insistentemente a bussare e suonare alla porta.

Pov-Dadda.

Corro ad aprire la porta.
Davanti a me si palesa la figura di Awed.
«Alla buon ora! Quanto ti ci vuole per alzare il tuo culo muscoloso dal divano e venire ad aprire la porta.» esclama.
«Che cazzo ci fai qui?» esclamo.
«Come scusa? Ti ho mandato un messaggio dove ti dicevo che sarei passato» esclama.
Prendo il telefono e guardo tra le notifiche, e noto che tra queste c'è anche quella di Simo.
«Posso andare a lavarmi le mani in bagno?» dice mentre si avvia verso esso.
Sbianco alla sua domanda.
Corro e mi metto davanti a lui, per evitare che si trovi la sorella davanti completamente nuda.
«Perché non te le lavi in cucina?» consiglio.
Sperando vivamente che lui accetti.
«Perché? Che ti cambia?» risponde lui.
«Ehm... è solo che in bagno c'è un po' di casino.»
«E vabbè che mi frega!» risponde.
Sorpassandomi apre la porta e si lava le mani.
«E questo lo reputi casino? Dovresti vedere casa mia! Si vede che abbiamo due tipi diversi di concezione del casino. » dice.
Quando noto che Kristine non è in bagno aggrotto la fronte, ma dove si è nascosta!
Simo si gira per asciugarsi le mani e gli asciugamani si trovano proprio dietro la porta.
Intravedo il corpo di Kristine nello spiraglio della porta.
Sgrano gli occhi temendo il peggio.
«Porco giuda che cazzo ci fai dietro la porta!» esclama Simo.

Pov-Kristine.

«Porco giuda che cazzo ci fai dietro la porta!» esclama Simo.
E adesso chi glielo spiega.
«E per di più mezza nuda!» esclama.
Mio fratello alterna lo sguardo da me a Dadda.
Poi si avvicina a quest'ultimo e gli dice qualcosa che riesco a sentire.
«Te la fai con mia sorella?» afferma Simo.
Dadda mi guarda e poi annuisce.
«Ok.» dice di tutta risposta.
«Come?» dice Dadda.
«Ok, che ti dovrei dire? Mi va bene, non è un problema anzi, sono contento per voi.» afferma.
Io e Dadda rimaniamo a bocca aperta.
«Pensavo mi avresti ammazzato.» sussurra Dadda.
Sinceramente? Lo pensavo anche io.
«L'avete fatto?» chiede.
Non capendo gli chiedo 'Come scusa?'.
«Avete chiavato? Domanda semplice.
Sì o no.» risponde.
«Se qualcuno non ci avesse interrotti forse sì.» risponde Dadda guardando quest'ultimo.
«Scusami io ti ho avvisato eh!» esclama.
«Ti pare che mi metto a guardare il telefono mentre sto per farlo con una ragazza!» afferma.
I due smettono di litigare.
Io mi rivesto e li raggiungo in salotto.
«Da quanto va avanti?» ci chiede.
Io e Dadda ci guardiamo complici.
«Hmm, da due settimane.» affermo.
«Da due settimane?!» dice mio fratello ripetendo le mie parole.
Annuiamo insieme io e Dadda.

SPAZIO AUTRICE.
Ciao ragazzi!! im back!
Come state? sono tornata con un capitolo un po' speciale.
Fatemi sapere cosa ne pensate tramite un commento, se vi è piaciuto lasciate una stellina!
Grazie e buonanotte 🫶🏻

In love- Daniel DaddettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora