I will always come back - Bakudeku Omegaverse

XXXI

Katsuki

"K-kacchan" disse coprendo timidamente la ghiandola con la mano.

Il mio sguardo scattò rapido a cercare il suo e cercai di trovare una spiegazione a quel gesto. Prima mi aveva pregato di marchiarlo e poi si tirava indietro? Doveva essere successo qualcosa.

Fu come se mi leggesse nel pensiero e subito iniziò a gesticolare e giustificarsi "Kacchan non è cambiato nulla, davvero devi credermi. Io voglio ancora essere.. ecco.. e-essere m-marchiato.. da te" affievolì la voce dicendo le ultime parole "Però voglio che sia speciale.. ecco.. tutto qui. Non dico che dobbiamo farlo in un posto fantastico, ma non voglio nemmeno che succeda così" concluse guardandosi intorno.

"Ah quindi stai dicendo che non ti piace la mia camera?" protestai scherzando per provare a togliere un po' di imbarazzo, che, preciso, aveva solo lui.

"Appoggiò una mano sul mio bicipite "No massè Kacchan, è bella. Io dico che non lo voglio nella situazione in cui siamo ora. Sarebbe avventato e come ho detto voglio che sia speciale, voglio ricordarmelo con il sorriso in facci-"

"Sisi dai nerd ho capito, basta con ste carinerie" troncai il suo discorso prima che potesse divagare oltre.

Appoggiò bisognoso le sue labbra sulle mie e tornammo a baciarci.

"Kacchan Kacchan Kacchan Kaccha Kacchan Kacchan"

Grugnii mentre aprivo un occhio e cercavo di mettere a fuoco l'ambiente circostante.

"Dai Kacchan svegliati"

"Che ore sono Deku"

"Sono le.. 5!"

"Deku, perché cazzo mi stai svegliando alle 5 di mattina" brontolai mentre mi alzavo sui gomiti.

"Dobbiamo andare a correre Kacchan!"

Strabuzzai gli occhi e lo guardai malissimo "Che cazzo ti sei fumato, lasciami dormire"

"E io che pensavo che quello atletico della coppia fossi tu.." Mi provocò "Sarà che ti sei rammollito" 

Mi alzai in fretta e raggiunsi la sua figura, sovrastandolo completamente e guardandolo dritto negli occhi. Gli presi un fianco e lo avvicinai a me.

"Ti faccio vedere io chi è rammollito" dissi. Beh io gli avrei anche dimostrato in altri modi di non essere rammollito, tipo a letto.

Mi lasciò un bacio sul petto ridacchiando poi corse nella cabina armadio e ci vestimmo, io con un pantalone della tuta grigio e una maglia termica nera molto attillata, che metteva in risalto le mie spalle, i miei bicipiti, il mio petto, i miei addominali e tutto perché di me tutto è stupendo.
Izuku si mise una maglietta semplice e un paio di pantaloni che gli fasciavano quel suo culo perfetto ad opera d'arte.

Mentre mi passava davanti per uscire di casa mi lasciai sfuggire un bello schiaffo sonoro su una delle sue pacche tonde e sode e mi godetti il suo urlettino inaspettato.

Quanto ci sarebbe stato bene il mio cazzo in mezzo.

Chiusi la porta e non mi resi nemmeno conto del fatto che avessi il cazzo duro e, cosa ancora più importante, che avessi il cazzo duro CON LA TUTA GRIGIA, ma ci pensò Izuku a farmelo capire.

"Emh Kacchan, hai un problemino?"

O ora o mai più pensai prima di incalzarlo con una risposta che l'avrebbe sicuramente fatto diventare bordeaux.