Don't forget to breathe || Camren || Traduzione ITA

Capitolo 1

Ho trascorso gran parte della mia vita in un'attesa infinita. Da quando posso ricordare, ho sempre aspettato. Ma non so cosa. Mi sento come se da bambina aspettassi di diventare adolescente perché pensavo che tutti i miei ricordi migliori sarebbero nati in quel periodo. Pensavo che avrei passato il venerdì sera a festeggiare e i giorni feriali sgattaiolando fuori di casa di notte per andare a trovare il mio ragazzo del liceo, cosa che pensavo che avrei inevitabilmente fatto. Quando ero adolescente aspettavo di diventare adulta perché sentivo di essere troppo giovane per lasciare un segno nel mondo. Pensavo che quando avrei finito il college avrei cambiato vita, forse non avendo un impatto su scala globale ma almeno nella vita di una singola persona. Non solo quell'ideale è stato un fallimento, ma è qualcosa che non credo avrò mai la possibilità di realizzare. Ora sono adulta, ma sto ancora aspettando qualcosa di meglio.

Non fraintendermi, ho vissuto una vita decente. Ho una famiglia che mi ama, ho frequentato una buona università, ho un lavoro ben pagato e vivo in quella che considero la città più bella del mondo; New York, che è costantemente piena di vita ed è affascinante da guardare. Ho anche una bellissima ragazza a cui tengo profondamente. Non ho una brutta vita, ma sto ancora aspettando. È quasi come se mi mancasse qualcuno che non ho mai incontrato, o forse come se avessi bisogno di qualcuno che non abbia bisogno di me.

Continuo a fissarmi degli obiettivi, sperando che quando li raggiungerò potrò trovare quello che sto cercando, ma ogni volta che ne raggiungo uno non sembra togliermi quella sensazione di aspettativa. Come se ci dovesse essere qualcosa di più là fuori, e la parte peggiore è che mi sento come se mi stesse guardando dritto in faccia ma non riesco proprio a vederla.

"Lauren, ti restano solo quindici minuti tesoro"

Rivolgo lo sguardo alla mia ragazza, sorpresa di trovarla vestita con un abito blu attillato con i capelli castano chiaro che le ricadono sulle spalle. Ha finito di truccarsi, e mi chiedo come sia riuscita a farlo se ho iniziato prima di lei. È sempre stata molto più brava di me in fatto di cosmetici.

"Okay, grazie tesoro" dico e guardo di nuovo lo specchio di fronte a me per continuare a truccarmi.

Le mie labbra si aprono solo leggermente mentre applico il mascara, e posso sentire gli occhi di Alycia su di me mentre lo faccio. Potevo sentirla avvicinarsi finché non si appoggiò al bancone con un sorriso diabolico sulle labbra, e mi chiesi cosa diavolo stesse facendo.

"Posso aiutarla?" chiedo scherzosamente.

Senza una parola alza le spalle e si aggrappa al mio viso piantandomi un bacio sulla guancia con un odioso schiocco mentre scappa con una risatina.

"Oh andiamo, Alycia!" urlo mentre guardo la macchia di rossetto che mi ha lasciato sulla guancia. Cerco di non sorridere, ma non posso fare a meno di rimanere affascinata dai suoi modi infantili.

"Ora devo sistemarmi la faccia!" urlo cercando di sembrare seria, ma scoppia comunque una risatina sommessa in me.

La sento debolmente ridere da lontano mentre mi concentro ancora una volta sul compito da svolgere, sapendo che avrei dovuto sistemare il pasticcio che aveva combinato.

Una volta finito di sistemarmi il trucco dopo il feroce attacco di Alycia, vado in cucina per versarmi del caffè che so già essere pronto.

Dato che conviviamo ormai da quasi un anno abbiamo già sviluppato un sistema, e questo ne fa parte. Lo fa ogni mattina, dato che di solito facciamo colazione insieme solo nei fine settimana. Tuttavia, nei giorni feriali, prepara il caffè e mi lascia una mela da sgranocchiare mentre vado al lavoro. Sento un paio di braccia sottili che mi circondano la vita da dietro mentre verso il caffè.

"Mi perdoni?" chiede, e posso solo supporre che si riferisca al fatto che mi ha distrutto il trucco prima, mentre appoggiava il mento sulla mia spalla.

Il suo accento australiano non smette mai di essere sexy per me.