Capitolo 7

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I suoi occhi erano di un marrone così profondo che era facile perdersi in essi. Il colore del cioccolato fondente è affascinante, e potrei quasi vedere le milioni di storie che si nascondono dietro.

Camila ed io sedevamo entrambe a gambe incrociate al centro del mio soggiorno, una di fronte all'altra. È stato deciso che entrambe rispondessimo a vicenda alle domande, purché ci sentissimo a nostro agio nel rispondere.

Si è presa il tempo di esplorare il soggiorno prima che ci sedessimo e chiedesse delle foto in esso contenute. Una in particolare di un viaggio alle Hawaii che io e Alycia abbiamo fatto al college, dove ho i capelli bagnati e la mia maglietta tagliata fa un ottimo lavoro nel mostrare la mia pancia. Mi ha detto che le Hawaii sono sempre state uno dei posti in cui ha sempre desiderato andare. Abbiamo avuto una piacevole conversazione per un paio di minuti prima di sederci.

Adesso sono trascorsi quasi dieci minuti nel più completo silenzio. Ci siamo semplicemente sedute ed abbiamo esaminato le caratteristiche dell'altra. Non so perché all'improvviso abbiamo deciso di tacere.

Il silenzio si faceva pesante, ma più passava il tempo più avevo paura di romperlo.

"Sono una lisztomane, lo sai" ha iniziato, facendo finalmente quello che avevo paura di fare io.

La mia testa si inclinò leggermente in risposta alla sua affermazione, che faceva una domanda silenziosa.

"Qualcuno che ha sempre bisogno di musica" ha spiegato "Quindi questo silenzio mi sta quasi uccidendo"

Ho ridacchiato "Non c'è musica per le strade" ho detto senza pensarci.

Lei sorrise, chiaramente senza offendersi per il commento.

"Beh, chiaramente non stavi ascoltando"

La sua affermazione mi ha fatto sorridere. Continua a lasciarmi in soggezione e abbiamo parlato a malapena. Ma il commento mi aiuta a vedere che tipo di persona è.

È il tipo che trova l'arte nei vicoli bui e ascolta la musica dai rumori della città che gli altri odiano. La mia domanda è: come può essere così ottimista quando ha vissuto così tante cose?

"Da quanto tempo sei senza casa?" sbottai strappando il cerotto.

"Cinque, quasi sei anni credo" rispose senza batter ciglio.

"Quanti anni hai?" Ho continuato un giro di domande a fuoco rapido.

"24" disse "Tu?"

"Avrò circa 25 anni il prossimo mese"

Lei annuì "Perché mi aiuti?"

Sorrisi frenando la velocità delle nostre domande "Non lascerai perdere eh?"

"Sono determinata a ottenere una risposta" ha detto "Le persone non fanno le cose spinte dalla gentilezza del loro cuore, a meno che non vogliano qualcosa in cambio" ha detto "E come puoi vedere, non ho niente da darti"

I miei occhi scrutarono i suoi lineamenti mentre diceva questo. Non ne è uscita arrabbiata e nemmeno sulla difensiva, solo onesta. Sta semplicemente esprimendo la sua esperienza e non posso biasimarla per questo.

"Quindi pensi che potrei farlo per ragioni egoistiche" ho pensato ad alta voce.

"Lo fai per questo?"

"No" risposi velocemente "Non so perché ho deciso di farlo, ma se lo avessi fatto egoisticamente non avrei voluto mantenerlo anonimo" Ho detto "Sei troppo intelligente per farti fregare così"

Questo sembrò metterla a suo agio poiché non sembrava che il pensiero le avesse attraversato la mente. Lei annuì e visibilmente si rilassò, facendomi sapere che era il mio turno di fare una domanda.

Don't forget to breathe || Camren || Traduzione ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora