Odayakana Mizu

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Odayakana Mizu

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Odayakana Mizu

Specie: Quagsire

Sesso: Femmina

Natura: Ardente

Abilità: Assorbacqua

Età: 63 anni

Abitazione: Percorso 43, Johto

Il demone Ammazzadraghi.

Una forza inarrestabile unita ad una difesa impenetrabile. Il sorriso ebete, lo sguardo apparentemente vuoto che studia l' avversario.

Prima di divenire tutto ciò, Mizu era solo una Wooper che viveva nella Grotta di Mezzo insieme a tanti altri membri della sua specie. Era la più energica e quella che si cacciava sempre nei guai, per la sua irrefrenabile voglia di testare le sue capacità, cosa che portava i suoi genitori e i membri più forti a soccorrerla da potenziali predatori.

A quattro anni era già capace di sollevare rocce solo con l' uso della testa e, non più di una volta, era stata capace di superare in forza fisica esemplari più grandi e grossi di lei.
Voleva girare per il mondo, affrontare pokemon sempre più forti. Dall' altra, voleva fare un piacere ai suoi genitori, che l' avevano sempre supportata nonostante la sua forza bestiale, di trovarsi un compagno e vivere una vita tranquilla.

Lei ci aveva provato, voleva farli felici, ma i Pokemon con cui aveva tentato di costruire una relazione fuggivano via spaventati dalla sua forza o inquietati dal suo sguardo.

" Arceus santo, sei più inquietante di un Mimikyu!"

" Stammi lontano, mostro!"

" Scusa, ma non credo di essere pronto nel prendere sotto il mio tetto una muta inquietante. Solo un Grimmsnarl potrebbe amarti"

" Senti, ma non è che sei un maschio? No, perché che una femmina sia così for-"

L' ultimo Pokemon, un Floatzel, si era beccato un cazzottone in faccia così forte da modificargli l' intera struttura facciale.

Lei aveva provato di tutto: di fingersi debole e sottomissiva a quegli idioti, a mostrarsi il più espressiva possibile ma niente...

Poteva sopportare qualsiasi attacco fisico, però, quelle parole le avevano fatto male. E tanto.

Aveva pensato di smettere di allenarsi, così almeno avrebbe trovato qualcuno e fatto felici i suoi genitori.
D' altro canto, Amaia e Muriel, madre e padre, non erano per niente felici su quello che stava accadendo alla loro figlia. Di come la luce nei suoi occhi si era spenta solo per vederli felici. Non volevano questo. Volevano che la loro bambina fosse felice, che vivesse una vita migliore che stare in quella grotta, non realizzando che darla in sposa a qualcuno era come trasferirla in una nuova gabbia, schiacciata sotto il peso degli insulti e delle insicurezze.

Rinunciarono a farle trovare un marito e passarono più tempo con Mizu, nella speranza di vedere quella luce nei suoi occhi.

La Quagsire era stata catturata da innumerevoli Allenatori, alcuni che la avevano trattata meglio, altri peggio, tutti attirati dalla sua forza. Persone e Pokemon che si credevano migliori, che si pavoneggiavano davanti agli altri e richiedevano la perfezione. Persone che picchiavano i loro Pokemon se perdevano una lotta e li abbandonavano in mezzo alla strada.
Non meritavano la sua presenza. Usciva dalla Pokeball e la spaccava in due davanti a quelle facce sorprese, per poi procedere a dare una lezione a quegli idioti.

I miei O.CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora