Rhyperior

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Rhyperior

Nome attuale: Hotaka Warusawa

Allenatore/ trice attuale: Ryota Warusawa

Sesso: Maschio

Età: 49

Natura: Placida

Abilità: Solidroccia

Allenatore precedente: Richard Myles

Abitazione: Oreburgh City, Sinnoh

Era stato il secondo Pokemon ad entrare ufficialmente nella squadra di Richard, catturato nella Zona Safari di Johto.

Catturato, così per dire. Sarebbe più accurato dire che Richard lo aveva ridotto in fin di vita, aizzandogli contro un enorme Arcanine le cui zanne roventi gli avevano attraversato la corazza come burro.

Separato dal suo branco, da quella zona sicura che lo aveva sempre protetto sin da piccolo, Hotaka era finito in una cerchia ben peggiore di quello che si era immaginato.

I Pokemon carnivori uccidevano per mangiare. Gli umani potevano torturare ed uccidere seguendo un piacere malato.

Quello che lo aveva catturato era uno di quegli umani, se non peggio. Gli importava solo della forza sua e dei suoi compagni e, per questo, li costringeva a sottostare ad ore e ore di allenamenti, senza pause.
Al minimo segno di cedimento, si veniva considerati "deboli" e meritevoli di essere pestati a sangue e lasciati a morire per strada. A volte, era proprio l' Arcanine l' autore di quei pestaggi.

Attaccava con quello sguardo vuoto, distante dalla realtà, animandosi solo quando riceveva un ordine o un complimento da quell' essere dall' anima nera.

Se si provava, poi, a ribellarsi le cose finivano anche peggio. Una gabbietta piccola piccola, a malapena grande abbastanza per entrarvicisi. Senza cibo né acqua, finché la ribellione non si spegneva e gli occhi non diventavano altro che fosse buie e senz' anima, come quelli dell' Arcanine.

Di solito Richard li metteva in quelle gabbiette dopo averli pestati, in modo che non si ribellassero troppo e potessero rivoltarglisi contro. Li Avvelenava, li Scottava, li Addormentava.
Alcuni morivano la notte stessa o il giorno dopo e l' umano calciava i cadaveri, insultandoli.

" Maledetto stronzo! Si vedeva proprio che eri una femminuccia se non hai saputo resistere a poche misere gocce della Tossina di un Muk!"
L'veva sentito urlare una volta, mentre prendeva a calci il corpo di un Lapras, la cui unica colpa era stata obbedire ad ordini privi di senso in una lotta, portandolo alla sconfitta. Lo aveva pestato, infierendo sulle ferite già presenti e buttato in quella gabbietta.

L' umano aveva successivamente abbandonato il corpo su una spiaggia, come se quella povera creatura fosse stata attaccata da un mossa di Tipo Veleno e , non riuscendo a smaltirlo, nei suoi ultimi momenti si fosse trascinata verso la spiaggia.

Tutto grazie anche allo Psichico di Kadabra, che aveva animato il cadavere per rendere più convincenti i solchi sulla sabbia.

Rhyhorn avrebbe voluto vedere lui con quelle " misere gocce" all' interno del corpo. Quel veleno che ti scioglieva dall' interno come acido, che ti bruciava le viscere e ti manteneva sveglio per il dolore.
Richard avrebbe urlato, sbavato, si sarebbe artigliato le carni per togliere quelle " misere gocce".

Però, lui era perfetto perché era un umano. Ma non umano qualsiasi, eh perché anche loro erano suddivisi in categorie in base alla loro pelle, sessualità, genere, luogo di provenienza secondo quel piccolo sacco di escrementi di Donphan.

Cosa molto stupida, a suo parere. Un umano poteva essere un mostro in qualsiasi caso, non importa la pelle, che cos' ha sotto gli indumenti o chi gli piace. Quello lì ne era l' esempio per eccellenza.

I miei O.CDove le storie prendono vita. Scoprilo ora