Capitolo 30- Punto, a capo

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Il viaggio è stato piacevole.

In treno ho semplicemente guardato fuori meditando sul mio percorso. Che peccato tornare a casa e soprattutto che peccato non avere più Ele con me.

Ora che sono fuori, faccio solo il tifo per lei. Merita davvero tanto. 

Mi ha raccontato di come nessuno credesse in lei e invece è in semifinale. Se nessuno la sosterrà sarò io a farlo.

Accanto a me c'era un signore che ha russato così forte che sono stato costretto a chiedere al capotreno di cambiarmi posto.

Adesso sto aspettando che Stefano mi venga a prendere, siccome casa mia non è molto vicina alla stazione.

Mi vibra il telefono: è Ele che mi ha inviato un selfie d se stessa sorridente.

"Primo giorno senza di te" Scrive

Sorrido e le mando un cuore rosso fuoco:

-Chi è la sua fidanzata?

Sobbalzo: è solo un signore cinquantenne che ha spiato la mia conversazione con Ele.

-Sì- Rispondo

-Non se la lasci scappare.- Conclude andando via.

Ok?

Improvvisamente Stefano mi chiama e mi dice di essere qui fuori da mezz'ora che mi sta aspettando.

Una volta in macchina ci abbracciamo e chiacchieriamo su Masterchef: non posso dirgli tutto ma qualcosina si.

-C'era una ragazza carina lì?- Chiede

-Sisi, Ele- Dico

-Allora?- Insiste Stefano

Guardo altrove cercando di sviare la domanda.

-Non ci credo. Te la sei fatta!- Esclama 

-Non me la sono fatta, diciamo che stiamo insieme- Puntualizzo

Ride a crepapelle. 

Gli chiedo il motivo della sua risata fortissima e lui spiega che non pensava che io potessi cominciare una storia lì.

Bhe, è successo.

-Ti porto da Ludo.- Dice infine

-No, andiamo da te. Io e Ludo non stiamo più insieme.

Improvvisamente Stefano frena:

-CHE COSA!- Esclama

-Li bucchin e mammt Ste mi hai fatto cagà sott!

Ormai quando mi arrabbio parlo napoletano fluente: tutto il merito va a Nico.

-Cioè? Vi siete mollati?- Chiede incredulo

-Sì, mi ha tradito. E comunque continua a guidare, siamo in mezzo alla strada!- Esclamo

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Siamo a casa mia e di Stefano, in questo periodo solo di Stefano.

Non è cambiato nulla, è sempre casa mia.

-La tua camera è rimasta uguale, non è venuto nessuno dopo di te. - Mi spiega

Non mi ha sostituito o non è riuscito a sostituirmi?  Chi  lo sa.

-Bentornato doc, io vado in cucina a preparare la colazione- Conclude prima di andare via.

La mia camera è rimasta la stessa: la scrivania è sempre lì e il mio letto ha le mie famosissime lenzuola azzurre color ospedale.

𝐁𝐞𝐚𝐮𝐭𝐢𝐟𝐮𝐥 𝐭𝐡𝐢𝐧𝐠𝐬// 𝐄𝐥𝐞𝐨𝐧𝐨𝐫𝐚 × 𝐍𝐢𝐜𝐜𝐨𝐥òDove le storie prendono vita. Scoprilo ora