capitolo 14

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Blake 

<<Dobbiamo scappare da qui>> le sussurro all'orecchio.

Mi guarda con la coda dell'occhio, vedo il panico nelle sue pupille. 

Con la testa le indico i due uomini che ci sono passati di fianco. Li guarda, poi riporta lo sguardo su di me. Non capisce. 

<<La divisa>> dico flebile per non farmi sentire. 

Osserva la giacca, quando nota i tre puntini rossi su di essa realizza. I diretti interessati ci guardano, squadrano la nostra figura. Aprono la casacca all'unisono, mettono la mano all'interno. Senza pensarci prendo Rosie per un braccio facendola alzare dallo sgabello. Raggiungiamo l'uscita del bar. 

Stiamo per uscire ma una famiglia ci invade il via libera. Picchietto il piede sul pavimento impaziente mentre loro entrano. Lancio un'occhiata alla due figure. Si stanno avvicinando. Il respiro diventa pesante. Con ancora la mano in quella della ragazza mi catapulto fuori trascinandola con me. Quando siamo all'aria aperta mi concedo di aiutare i miei polmoni a prendere ossigeno. La campanella della porta suona portando i miei sensi ad affinarsi di nuovo. Un materiale freddo tocca la nuca. Rosie stringe la mia mano. 

Merda.

<<Mani in vista>> sussurra l'uomo dietro di me. 

Slego le dita da quelle della moretta e le protendo in alto. 

<<Bene. Ora in macchina.>>

Cazzo. 

Una forza mi spinge in avanti, per poco non perdo l'equilibrio.

<<Veloci!>> La voce che, stavolta, proviene dal lato di Rosie. Riesco a scorgere la mano della minaccia sulla sua schiena. Il suono del grilletto che viene azionato ci fa scattare qualcosa nel cervello, tanto da portarci a camminare senza opporre resistenza. 

Non riusciamo a comprendere il valore della vita fino a quando non rischiamo di perderla. 

Apro la macchina, ci spingono dentro ed entrano.

Dallo specchietto vedo che non posano le armi.

<<Le pistole, datecele>> parla il ricciolino dietro di me. Il complice al suo fianco non perde di vista Rosie. Ora gli strappo gli occhi. 

<<Allora?>> Domanda il rosso spostando l'attenzione anche su di me.

<<Vi muovete o devo darvi un piccolo stimolo?>> Continua afferrando l'arma da fuoco. 

Prendo l'oggetto interessato da dentro la fondina e gliela dò. L'altra spia sta per consegnare anche la sua quando la fermo con un piccolo contatto tramite il ginocchio. 

<<Lei non c'è l'ha.>> 

<<Ah davvero?>> Domanda sospettoso il ricciolino. Rosie annuisce stampando in volto un'espressione innocente. 

La guardano con circospezione, alla fine lasciamo correre.

<<Allora andiamo -dice il rosso portando una mano sulla mia spalla come se fosse un amico- ti indichiamo noi la strada.>> 

Metto in moto e parto.

Stiamo in silenzio, nessuno dei due osa fare qualche mossa avventata. 

<<Sinistra>> tuona l'uomo dietro di me.

Metto la freccia e giro. 

La strada di sembra familiare. 

<<Continua dritto.>>

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