Capitolo 4

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❝Tensione nell'aria❞

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Tensione nell'aria

Melbourne, marzo 2024

Sotto il sole che inizia a scaldare il circuito di Melbourne, l'atmosfera è elettrizzante. I motori ruggiscono e l'emozione è palpabile nell'aria densa di benzina e asfalto. Max, concentrato dietro il volante della sua monoposto, sa di avere una grande occasione davanti a sé. Carlos e Checo, pronti a dargli battaglia, guardano avanti con determinazione, mentre Charles e Lando si preparano a lottare per scalare posizioni.

Io, come sempre, sono nel motorhome a godermi la gara assieme agli altri membri del team. Questa volta, però, c'è qualcuno accanto a me che rende tutto diverso: James, il mio fidanzato. Ha deciso di accompagnarmi qui a Melbourne, non solo per il fascino della gara ma anche per passare del tempo insieme.

I minuti passano e manca sempre meno all'inizio della gara. I semafori si accendono e i piloti sfrecciano veloci. Max prova già dalla prima curva a staccarsi dal resto della griglia, ma è come se la vettura non avesse la potenza necessaria. Intanto, la Ferrari di Carlos si avvicina sempre di più, tanto che Max lo vede negli specchietti e prova in tutti i modi a tenerlo dietro.

Un giro dopo, accade qualcosa di inaspettato: nel momento in cui Carlos lo sorpassa, dall'auto di Max esce del fumo bianco. Non promette nulla di buono. L'olandese è costretto a rallentare e viene sorpassato da tutti, dirigendosi lentamente verso la pit lane.

Guardo incredula lo schermo che mostra il campione del mondo scendere dalla sua vettura dopo averla portata nel box. Max si è ritirato.

«Non ci credo» dico, portandomi una mano alla bocca

Esco velocemente dal motorhome, lasciando James all'interno, ed entro nel garage per cercare di capire cosa possa essere successo. Vedo Max discutere animatamente con il suo ingegnere di pista e alcuni meccanici. Ha uno sguardo teso e arrabbiato.

Il mio sguardo cade su Penelope, che abbraccia sua madre come se fosse intimorita da Max o dalla situazione. Decido di avvicinarmi a loro per provare a tranquillizzare la bambina.

«È colpa mia quello che è successo a Maxie?» mi domanda con lo sguardo triste

«Ma certo che no, P» le accarezzo il viso «Non è colpa tua»

«Adesso aspettiamo che la gara finisca e poi potrai andare da Max per dargli un abbraccio, va bene?» le dice Kelly, e la piccola si limita ad annuire

Mi allontano da loro per dirigermi verso l'uscita del garage, dove incontro proprio Max. È appoggiato contro il muro del motorhome, con lo sguardo abbassato verso terra.

«Max? Tutto okay?» mi avvicino a lui

«No» si limita a dire «Il freno posteriore è andato a fuoco» aggiunge, mettendosi una mano nei capelli, segno di frustrazione

Euphoria || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora