Capitolo 13

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❝ Tu sei tutto ❞

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Tu sei tutto

Saint-Tropez, giugno 2024

In questi giorni, non è stato affatto semplice provare a non pensare a quello che è successo settimana scorsa. James ha scoperto tutto e mi ha lasciata. Ma la cosa che mi dispiace di più è che non sto soffrendo come pensavo che accadesse. Forse dentro di me quel sentimento che provavo nei confronti di James è diminuito sempre di più.

Con lui ho condiviso gran parte della mia vita, è stata la mia prima vera e propria relazione, e ora tutto è finito per colpa mia. Non volevo che venisse a scoprirlo nel modo peggiore, glielo avrei raccontato prima o poi.

Ma a quanto pare, questa volta il destino non era dalla mia parte.

«Lizzie, vieni! Penelope vuole farti vedere una cosa» dice Max, con un sorriso rilassato e un'aria spensierata che contrastano completamente con il turbinio di pensieri che mi assale

Mi volto a guardarlo, cercando di mascherare quel misto di malinconia e sollievo che mi porto dietro da giorni.

«Zia Liz, guarda! Ho trovato una conchiglia bellissima!» Penelope corre verso di me, le sue guance arrossate dall'entusiasmo

Abbasso lo sguardo verso la piccola conchiglia che tiene in mano. È davvero splendida, con sfumature rosa e perlate, un piccolo tesoro nascosto tra la sabbia di Saint Tropez. Sorrido, un sorriso vero, anche se per un istante.

«È bellissima, P» le dico, accarezzandole la testa e notando la morbidezza dei suoi capelli sotto le dita

Penelope, con gli occhi brillanti di eccitazione, mi trascina verso l'acqua. La spiaggia è baciata dal sole e il mare si estende davanti a noi, invitante e cristallino. Le onde si infrangono dolcemente sulla riva, e la sabbia calda sotto i nostri piedi è un sollievo.

«Giochiamo con le onde, zia!» esclama Penelope, correndo verso l'acqua con una risata contagiosa.

La seguo, sentendo il fresco del mare che rinfresca la pelle mentre le onde ci accarezzano i piedi. Penelope si tuffa e inizia a saltare tra le onde, il suo ridere che si mescola con il rumore del mare. Mi unisco a lei, e per un momento riesco a liberarmi dalle preoccupazioni e a godermi la semplicità del momento.

Le onde ci avvolgono, bagnandoci fino alla vita. Penelope ride di gioia quando una grande onda ci travolge, e io non riesco a fare a meno di ridere insieme a lei. Le sue risate sono contagiose, e il suo entusiasmo mi fa dimenticare per un attimo i pensieri che mi tormentano.

«Guarda, zia Liz!» Penelope urla, indicando un piccola paguro che sta camminando sulla sabbia. Lo prendo delicatamente, mostrandolo a Penelope che osserva con occhi sgranati.

«È così carino!» dice la piccola, affascinata

Ci sediamo sulla sabbia, costruendo castelli di sabbia. Le nostre mani lavorano insieme per formare torri e fossati, e Penelope mi chiede di fare il "ponte del re" per il suo castello. Ogni tanto, le onde lambiscono i nostri piedi, e il sole ci scalda con i suoi raggi dorati.

Euphoria || Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora