❝ Mon amour ❞
Francorchamps, luglio 2024
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Vengo svegliata dal suono insistente della mia suoneria che riecheggia nella stanza. Ancora mezza addormentata, allungo un braccio verso il comodino, afferrando il telefono con gesti impacciati. Lo schermo illumina il buio attorno a me, rivelando una serie di chiamate perse da Joris. Sbatto le palpebre, cercando di mettere a fuoco il display, e appena vedo l'orario, mi siedo di scatto.
«Cazzo» mormoro, portandomi una mano alla fronte, sentendo l'ansia montare
Come abbiamo fatto a dormire così tanto?
Accanto a me, Charles dorme ancora profondamente, il suo respiro regolare e tranquillo, completamente ignaro del mio piccolo momento di panico.
Sbuffo leggermente e mi giro verso Charles, sapendo che devo svegliarlo. Con una mano gli scuoto delicatamente la spalla.
«Charles, dobbiamo alzarci. Siamo in ritardo» sussurro, cercando di non sembrare troppo allarmata
Lui mugugna qualcosa di incomprensibile, il viso ancora affondato nel cuscino, mentre si gira leggermente verso di me. Non c'è traccia di fretta nei suoi movimenti. Invece di rispondere, allunga un braccio e mi tira dolcemente verso di lui, trascinandomi di nuovo tra le coperte.
«Solo cinque minuti...» mormora con la voce ancora impastata dal sonno, stringendomi contro il suo petto
Cerco di resistere, ma il suo calore e la sua presa morbida mi fanno perdere momentaneamente il senso dell'urgenza.
«Charles, davvero, siamo in ritardo...» protesto debolmente, ma la mia voce suona quasi fiacca, come se già sapessi di stare per cedere.
Lui non sembra minimamente preoccupato. Con un sorriso pigro, mi bacia dolcemente il collo, facendomi rabbrividire.
«Dai, mon amour» sussurra con voce bassa e calda, mentre le sue labbra sfiorano la mia pelle «Solo qualche altro minuto...»
Nonostante ogni fibra del mio corpo mi inviti a restare lì con lui, cullata dal suo calore e dalla dolcezza delle sue parole, so che non possiamo permettercelo.
Con uno sforzo che sembra quasi sovrumano, mi stacco lentamente dalle sue braccia.
«Non possiamo Charles» dico con un sospiro, cercando di ignorare il brivido che ancora mi percorre il collo dove mi ha baciata «Siamo già in ritardo»
Mi alzo dal letto, trascinando con me un senso di colpa per averlo lasciato lì, rilassato e mezzo addormentato. Lui sospira, ma non protesta ulteriormente. Mi muovo per la stanza cercando di prepararmi il più velocemente possibile, infilandomi i vestiti in modo rapido e disordinato.
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Euphoria || Charles Leclerc
Hayran KurguNel frenetico mondo della Formula 1, le vite di Charles Leclerc, un pilota acclamato, e Lizzie Thompson, l'assistente del suo rivale più agguerrito, si intrecciarono sul circuito, cariche di rivalità e competizione. Charles, con il cuore che batte a...