Secondo gli analisti, chi studia geometria è capace di tutto.
(Un fisico.)
Giugno 2059
Meyer aspettava di essere chiamato nello studio del ministro. Era seduto compostamente sulla sedia e cercava di non passarsi un dito nel colletto o asciugarsi il sudore. Avrebbe fatto una misera figura davanti agli assistenti di Rémy. Ma forse non era il caso di preoccuparsi delle figuracce; aveva il sospetto che il suo futuro avesse in serbo di peggio. Di solito i premi e le promozioni venivano assegnati per via burocratica, mentre un colloquio personale era foriero di tutt'altro.
Fece un veloce esame di coscienza. Era stato il responsabile della sicurezza a Berlino per vent'anni. Aveva iniziato il suo incarico sotto l'incubo di un nuovo Secolo di Fuoco, e gli attacchi terroristici di Windrose nel 2047 avevano confermato le sue paure. Negli anni seguenti, vedendo che la situazione era relativamente tranquilla, si era rilassato. Forse un po' troppo.
«Signor Meyer? Il ministro la attende.»
Meyer entrò.
«Buongiorno, signor ministro.»
«Si accomodi.»
Rémy era seduto alla scrivania, e per il momento i suoi grandi occhi blu erano fissi sullo schermo del computer. Era un uomo alto e massiccio, con mani robuste e un viso polposo e sanguigno. Tra i riccioli grigi spiccava qualche ciocca di un biondo rossiccio.
«Ho qui il rapporto quinquennale dei nostri analisti. Prevedono una crisi dell'Autoregolazione con conseguenti disordini, probabilmente nell'arco dei prossimi tre anni.»
Meyer tirò mentalmente un sospiro di sollievo.
«Rafforzeremo le misure di sicurezza, signor ministro.»
«Lo spero bene. Negli ultimi tempi hanno lasciato a desiderare.»
Meyer si sforzò di non aggrottare le sopracciglia. «L'ultimo attacco di Windrose risale a cinque anni fa, e grazie alla nostra pronta reazione ha fatto solo tre vittime.»
«In compenso quelle cimici di Rote Blitze stanno infestando indisturbate mezza Berlino. Indisturbate da lei.»
Ah, ecco, gli sembrava troppo bello.
«Con rispetto, ministro, non sono abbastanza neanche per infestare la Staatsoper.»
«Sì, sì, gli effettivi del partito sono pochi, ma hanno un sacco di simpatizzanti... veramente dovrebbe essere il suo dipartimento a far arrivare a me queste informazioni, non il contrario... e questo è pericoloso, vista la loro dichiarata intenzione di distaccarsi dall'Autoregolazione in nome di non so che fantasia socialista. Se questo gruppo dovesse diventare troppo influente rischiamo di farci riportare alla realtà da un'amichevole visita dell'esercito della Zona Economica Occidentale. Mi faccia il piacere di mettere i dirigenti sotto stretta sorveglianza.»
«Lo sono già, signor ministro. Bellringer e la Czarnecka sono sindacalisti a Interwelt.»
«E Jens Wunderlich? Non l'avrete trascurato solo perché è un matematico, spero.»
Trascurarlo in quanto scienziato teorico era precisamente quello che aveva fatto Meyer. Prese mentalmente l'appunto di cambiare la situazione.
«Sorvegliamo anche lui, signor ministro.»
«E che mi dice di Nuova Atlantide?»
Per un attimo Meyer credette di aver sentito male.
«Prego?»
«Nuova Atlantide, Meyer, Nuova Atlantide. Mi sembra che la sua memoria non sia quella di una volta. Mi permetta di riepilorgarle quali sono le attuali priorità del governo in fatto di minacce alla sicurezza: primo: i terroristi di Windrose...»
«Siamo sempre in allerta, signor ministro, anche se è una forza politica in chiaro declino...»
«Mi aspetto un miracoloso recupero durante la prossima crisi. È così che lavora quella gente. Secondo: i residuati marxisti di Rote Blitze e i loro colleghi europei affiliati alla cosiddetta Associazione. Terzo: i mezzi mostri usciti dall'esperimento di Nuova Atlantide...»
«Ma l'esperimento è stato interrotto venticinque anni fa e non se ne è più sentito parlare!» Meyer era così esterrefatto da dimenticare il 'signor ministro'.
«Non si chiama più Nuova Atlantide ma i soggetti dell'esperimento purtroppo non li abbiamo fucilati uno per uno. Sono a piede libero e, quali che siano le loro attuali attività, scommetto che non renderebbero felice il governo.»
Da dove spuntava quella novità? O Rémy era finalmente scivolato nella paranoia totale (secondo i suoi nemici era avvenuto già vent'anni prima) o aveva ricevuto una soffiata da qualche fonte confidenziale.
Meyer si accorse di trovarsi in una posizione poco appropriata, leggermente curvo verso il ministro e con la bocca semiaperta dallo sbalordimento. Rémy lo fissava con un misto di severità e ironia, come se non si aspettasse niente di meglio.
Si raddrizzò, schiarì la gola e disse: «Me ne occuperò personalmente, signor ministro.»
***
Settembre 2059
«Judy! Che bello rivederti. Ti mancavo o ti mandano i capi supremi con qualche incarico di merda?»
«Mi mandano i capi, ma con un incarico bellissimo. Almeno, a te dovrebbe piacere.»
Black Stranger distolse lo sguardo dalla ragazza per rivolgerlo all'energumeno al banco, che in quel momento era intento a riempire un boccale di birra. «Dovrebbe piacermi? Chissà se Martin serve cocktail alla cicuta.»
«E piantala. Devi partecipare a una selezione al dipartimento di matematica della Fondazione Universitaria Freie Universität di Berlino. E vincerla.»
«No, pietà!»
La faccia seria di Judith si distese in un'espressione sinceramente sorpresa. «Da quando in qua invochi pietà di fronte all'analisi numerica?»
«Freie Universität vuol dire Wunderlich. Rote Blitze. Le loro analisi mi fanno venire l'orticaria.»
«Le nostre analisi dicono che sta per scoppiare una crisi, e, che ci faccia venire l'orticaria o no, Rote Blitze giocherà un ruolo importante. Dobbiamo sapere cosa bolle in pentola e tu sei l'unico agente a nostra disposizione che possa farlo.»
«Ho scelta?»
«Indovina. Il primo rapporto è atteso entro tre mesi.»
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Scatole cinesi
Ciencia FicciónBerlino, 2064. Il mondo si sta lentamente riprendendo da una crisi che ha sconvolto l'economia e la scienza. Secondo gli analisti una crisi ancora peggiore è alle porte, e i diversi partiti si preparano come possono. Purtroppo per le analisi econom...