Capitolo 16

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Asami

Sono finiti gli esami e finalmente dopo tutte le cose che sono successe come il festival sportivo o l'incidente ad Hosu, è arrivato il ritiro nei boschi.
In questi mesi, io e Dabi abbiamo continuato a parlare e vederci, diciamo che adesso mi fido un pò molto di più di lui, non sembra una persona pericolosa come pensavo.
Inoltre, ogni tanto, mi ha portato altre rose blu.
"Oi bastarda, mi siedo accanto a te."
Tolgo lo sguardo dal finestrino e vedo Katsuki sedersi.
"Vuoi stare dalla parte del finestrino?"
"Che cazzo? No! Non sono un bambino!"
"Lo hai fatto fino all'anno scorso"
"Tsk, muori."
"Che parole gentili"
"Ma vuoi chiudere quella minchia di fogna porca puttana?"
"Se ti do fastidio perché non te ne vai?"
Lui non risponde e si mette comodo sul sedile.
"Piuttosto, non te l'ho mai chiesto, sei sicura che quelle rose non te le da qualcuno?" Dice
"Sicurissima, se me le avesse date qualcuno, te lo avrei detto"
Onestamente, non so perché non ho ancora parlato a nessuno di lui se non a Luna.
Anche se adesso mi fido di più di lui, c'è qualcosa che ancora non mi convince.
"Allora ragazzi cercate di stare buoni perché io devo dormire" Dice il prof Aizawa.
"Prof io devo fare pipì!" Dice Mineta
"Falla nella bottiglia, non ho tempo da perdere." Risponde sempre il prof prima di mettersi dentro il suo sacco a pelo giallo e addormentarsi al instante.

Un ora dopo

"PIPÌ, PIPÌ, PIPÌ! DEVO FARE LA PIPÌ"
Dice Mineta per l'ennesima volta mentre scendiamo dal pullman
"Cos'è questo posto, un parcheggio?"
"Senza alcuno scopo, non avrebbe alcun senso." Dice il prof Aizawa.
"Ehilà Eraser! Da quanto tempo!"
Tutti, compreso il prof, ci giriamo.
"OBBIETTIVO AGGANCIATO CON GLI OCCHI LUCCICANTI"
"CUTE, CAT, STINGER"
"WILD, WILD..."
"PUSSYCATS"
ma che cazzo...
"Questa volta, gli heros professionisti che si occuperanno di voi saranno le "pussycats", ragazzi" dice il prof.
Mi giro per guardare i miei compagni.
Izuku inizia a parlare solo delle loro capacità, Mineta e Denki le fissano con la bava che cola e gli altri guardano con una faccia sconcertata.
Iniziamo bene, benissimo.

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