Capitolo 28

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Dabi

"Ti sei per caso rincoglionito, Dabi?"
Alzo lo sguardo e vedo lo sguardo di Shigaraki su di me.
"Stai fissando quella maledetta sedia da un sacco di tempo."

"Starà pensando alla ragazzina" dice Toga guardandosi le unghie

"Quale ragazzina? Ti sei innamorato?" Chiede Shigaraki gitandosi di nuovo verso di me

"Ma un pò di cazzi vostri mai?" Dico seccato, ma infondo era vero.
Da quella notte, ho fatto altro che pensare a lei pratica tutto il tempo.

Con lei, mi sento più sereno, anche perché le ho svelato chi sono veramente.
Questa volta, voglio davvero provare ad avere qualcosa di serio con qualcuno.

"Io vado" Dico alzanomi dalla sedia, mentre Shigaraki annuisce.

È pomeriggio tardi, non so che fate e Asami mi manca da morire.
In questo momento, vorrei stare con lei.
Abbracciarla, baciarla e non lasciarla mai andare, ma so che probabilmente, soprattutto in questo periodo, non potrà mai accadere.

Vorrei mandarle un messaggio, ma credo che così sentirei di più la sua mancanza.
Anche solo a fare questi pensieri, mi sento un ragazzino innamorato delle medie.

Non vedo l'ora che tutto questo macello finisca, così magari potremmo vivere una vita felice...

Passo le ore fuori, non preoccupandomi se
Shigaraki ha bisogno di me, anche se mi sta riempiendo di così tanti messaggi che credo io mio telefono esploderà presto.
Continuo a camminare e ad un certo punto, noto che una casa ha dei cespugli di rose blu nel giardino.
Dopo aver controllato che non ci fosse nessuno, scavalco il muro e mi ritrovo nel giardino e mi sbrigo a prendere una rosa.
La prendo e me ne vado.
Poi, entro in un negozietto e strappo un pezzo di carta e rubo una penna.
Esco e scrivo sul pezzettino di carta "per Asami Yamada", per poi andare di fronte la U.A. lasciando lì per terra la rosa con il pezzo di carta.
Rimango a guardare il cancello, sospiro e inizio ad andarmene.

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