Capitolo 2

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Asami

Finalmente le lezioni sono finite, quindi mando un messaggio a mio padre.

Papà💛
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Pa dove sei?

Sono appena uscito
dalla 3-A.

Ti aspetto?

Si perfavore

Va bene!

Il tempo di chiudere la chat, sono già andati tutti via.
Mi affretto ad uscire dalla classe e vado verso le scale ma mentre cammino vedo Shoto nei corridoi.
Noto una singola lacrima sul suo volto.
Non sapevo nemmeno sapesse provare emozioni.
"Todoroki tutto ok?" Gli chiedo, ma lui mi guarda male.
"Todorki?" Lo richiamo.
"Non puoi capire"
"Se non mi dici che è successo è ovvio che non capisco" gli rispondo con voce sicura.
Lui si mette una mano sulla cicatrice, come se volesse coprirla.
Chissà cosa gli è successo.
"Non ho un buon rapporto con mio padre, sai Yamada? Sono successe tante cose in questi anni. Non è la prima volta che piango ma nessuno se ne è mai accorto"
Mi spiega levandosi la mano dalla cicatrice, rimanendo a guardarla.
"Sei fortunata ad avere un padre come il professor Mic" continua mentre posa il suo sguardo su di me
"C'è qualcosa che posso fare per farti sentire meglio?" Gli chiedo, guardando i suoi occhi lucidi. Sembrava che stesse per esplodere.
Lui scuote la testa "Temo di no".
Mi metto un attimo a guardare il vuoto. Poi, all'improvviso, mi viene un'idea.
"Invece credo di sì! Lo sai, hanno aperto le giostre, che ne dici di andarci sta sera? Tanto non abbiamo scuola domani!"
"Giostre? Non ci sono mai andato"
"Davvero? Beh questo è un motivo in più per andarci!"
"Sai cosa? Va bene. Facciamo alle 20:00" mi dice, come se fosse un ordine.
"Va bene! Ciao!" Ci salutiamo e io corro su per le scale.
"Asami! Finalmente!" Dice mio padre.
"Scusa! Mi ero messa a parlare con Shoto"
"Va bene! Andiamo adesso che se non trovi posto in mensa, resti all'inpiedi.
Ti ricordo che non puoi mangiare con i professori, quindi nemmeno con me!" Dice
"Si lo so!" Gli rispondo, per poi andare in mensa.

"UN APPUNTAMENTO CON SHOTO?"
"Calmati, Mina! Non è un appuntamento te ľho già detto!" Le dico, ma lei non sembra ascoltarmi.
"Cos'è allora?" Mi chiede.
"Stava piangendo! Volevo solo che si sentisse meglio!" Le spiego.
"Pff, se vi mettete insieme non dire che non te lo avevo detto."
"Non ci metteremo insieme! Sarà solo questa volta e basta!" Le dico, poi guardo ľorologio. Cazzo! Sono le 19:45!
"Mimì puoi farmi un favore?"
"Dimmi!"
"Non è che potresti dire a Shoto di iniziare ad andare? Devo ancora farmi i capelli!"
"Torno subito!" Dice, catapultandosi fuori la mia stanza.
Mi metto una maglietta nera con pantaloncini a jeans, poi vado a sistemarmi i capelli.
Finisco alle 20:07 e scendo di fretta le scale.
"Shoto è già andato?" Chiedo a Fumikage, il primo che ho visto.
Lui annuisce ed esco dal dormitorio dopo averlo salutato.
Ok, forse avrei potuto dire a Shoto che avremmo fatto poco più tardi.
Nelle strade non c'è nessuno ed è abbastanza inquietante.
Cammino per un pò, ormai dovrei essere quasi arrivata.
"Hey, che ci fai tu qui?"

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