Signor Moverman,
Quelli che erano solo sospetti si sono rivelate delle pessime verità, almeno per lei. Seguivo da tempo un persona che ritenevo coinvolta nell’omicidio di sua moglie Julia. Sesto senso, nient’altro. Ho seguita quella persona e l’ho vista occultare il cadavere del dottor Bodmer, il medico legale. Ho scattato una foto, la troverà nell’allegato. Quella persona è il suo amico, lo sceriffo Mitchum.
Quelle parole risuonarono nella sua testa con una potenza senza fine. Nella testa gli sembrava di avere un alveare di api rumorose e impazzite. Con mano incerta cliccò sull’allegato per aprire la foto e rimase letteralmente pietrificato. Mick era intento a caricare in macchina il corpo dell’uomo tramortito, o stordito, o chissà cos’altro. Si trovava nei pressi della casa del medico legale, fuori dalla città, il quale, per sua sfortuna abitava da solo. Perché Mick doveva uccidere Bodmer? Sapeva qualcosa sul suo conto? O peggio, poteva rivelare qualcosa? Se solo ci fosse stato Amberson…
Per un attimo pensò di rivolgersi ai federali. In città non si fidava di nessuno. Amberson? Ma certo, ormai era fin troppo chiaro che era stato ucciso. Nella mail affermava di aver seguito Mick per il suo sesto senso. Vero o no, voleva affrontarlo. Ma senza scoprire subito le carte. E se fosse stato lui l’assassino di Julia? Il suo cuore ebbe un sussulto.Nell’ufficio dello sceriffo Mick non c’era. L’agente Martens, intento a sfogliare dei verbali di multe, aveva lo sguardo perso. David non avrebbe mai scommesso un cent che quell’uomo intratteneva una relazione con Matthews. No, se non glielo avesse detto Amberson, non lo avrebbe mai immaginato.
Stava per lasciare la stanza, quando l’agente Parker, con una pila di fogli in mano, fu catturato dalla presenza dello scrittore.
“Moverman, che ci fa qui?”
“Salve. Cercavo lo sceriffo Mitchum.”
“Credo sia a casa sua. Oggi non era di servizio.”
“Contavo di andarci proprio adesso.”
“Perché non l’ ha chiamato al telefono? So che siete amici stretti.”
“Ecco, è un po’ difficile da spiegare.”
“Venga nel mio ufficio, così ne parliamo.”
Titubante, David si convinse a entrare nell’ufficio dell’agente Parker, carattere duro, sguardo penetrante.
“Non so se…”
“Se ha qualcosa da dirmi sullo sceriffo me lo dica liberamente, perché anche io ho intenzione di fare lo stesso.”
“Che cosa vuole dire con questo?”
Parker tirò fuori le fotografie scattate sul luogo dell’incidente e le pose sulla scrivania, di fronte a David.
“Guardi qui, Moverman. Se Amberson avesse tirato dritto allo stop, l’incidente sarebbe avvenuto al centro dell’incrocio giusto? E invece no, lo scontro è avvenuto all’altezza dello stop. La stessa versione mi è stata confermata dalla scientifica.”
“E l’autista?”
“Non sono ancora riuscito a interrogarlo. Il giorno dell’incidente era sotto shock. Contavo di farlo oggi.”
“Che cosa mi sa dire del telefono?”
“E’ stato requisito dalla scientifica.”
“Non è possibile vedere il verbale?”
“No, signor Moverman, il verbale è sparito.”Parker riuscì a rintracciare il domicilio dell’autista coinvolto nell’”incidente”che aveva causato la morte di Amberson e si diresse verso l’abitazione, mentre David era diretto verso la casa di Mitchum. Il paesaggio da quelle parti era sempre suggestivo. Alberi di pini immensi, fiumi e il verde che imperava dando un senso di immersione totale nella natura. Un posto lontano dal caos cittadino, silenzioso.
Terribilmente silenzioso.
David si stava chiedendosi se forse non aveva ragione Rebecca. Trasferirsi in una grossa città e ripartire da capo. La bellezza che offrono la foresta, la montagna e il bosco è impagabile. Calma, silenzio, concentrazione, riposo. Ma a che prezzo? Perché tutto ha un prezzo. Il lato peggiore di una piccola cittadina o di una casetta in mezzo al nulla dove vivere è uno degli aspetti più controversi dell’animo umano, e per il quale non c’è ancora antidoto. La noia. La noia di per se non è letale, e neanche pericolosa. Almeno fino al punto in cui una persona non è veramente messa a dura prova. E per accettarla non basta l’abitudine. Serve una grande resistenza psicologica. Per abitare da solo e isolato da tutti devi avere un po’ di solitudine dentro. Su questo David non aveva dubbi.
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L'amante segreto
Misterio / SuspensoDavid Moverman è uno scrittore fallito, e da qualche mese ha perso la moglie Julia. Quando scopre delle lettere che la donna ha ricevuto da un amante misterioso la sua vita cambia definitivamente. E farà di tutto per scoprire la verità.