3. Accade la sera.

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Era di nuovo sera, Fiona e Philipp sebbene distanti stranamente non riuscivano a smettere di pensare a l'una all'altra.
Una stava chiusa in chiesa e l'altro si trovava in una taverna controvoglia con i propri compagni.

«Chi era quello?»chiese Dario mentre sua sorella gli versava la minestra.
«Chi era, chi?»finse la ragazza mentre faceva un'altra porzione.
«Quel ragazzo biondo chi ti ha accompagnato a casa.»disse innocentemente il bambino.
«Un tipo.»rispose vagamente la ragazza.
«Che tipo? E' il tuo fidanzato segreto?»domandò ingenuamente il bambino.
«Cosa? No! Mi ha solo aiutato con la spesa!»esclamò sua sorella indispettita con le guance rosse.
«Bugiarda!»esclamò il fratello puntandogli il dito contro.
«Ti piace! Guarda le tue guance!»continuò notando il dettaglio.
«Ma quando mai! Piccolo mostriciattolo impertinente!»esclamò Fiona dandogli un pizzicotto.
«Ahia! Scema!»disse il bambino massaggiandosi la guancia.
«Che state facendo?»domandò don Orlando Micheri entrando nella stanza.
«Nulla, zio.»disse la ragazza.
«Solo Fiona che fa la stupida! Ahia!»disse il bambino in risposta a un altro pizzicotto.
«Dai fate i bravi ragazzi. Che c'è per cena?»domandò lo zio.
«Minestra di verdure.»rispose Fiona.
«Ottimo.»disse il prete sedendosi.

Don Orlando Micheri era divenuto prete in giovane età per volere paterno, fratello gemello di Olivia Micheri, della buona famiglia che aveva svergognato sposando un comune libraio.
I suoi genitori morirono, non volendo mai conoscere i nipoti, mentre lui affezionato molto alla sorella, l'aveva aiutata nei momenti più importanti. Anche suo cognato Lodovico Caldaroli era un buon uomo di umili origini, figlio unico, si era caricato il peso sulle spalle della famiglia anche dopo la morte di Olivia, causata dalla febbre puerperale e il feto nacque morto, finché la guerra non lo aveva richiamato alle armi tre anni prima.
Li salutò alla stazione baciandoli sulla fronte, Fiona aveva diciannove anni e Dario solo due; per un po' di tempo i due vissero a casa propria, lui andava spesso a trovarli dopo o prima la messa. Fin a quando, una giorno le bombe caddero su Meletto, lui corse tra le macerie e per fortuna Fiona e Dario si erano chiusi in tempo in un rifugio.
Li portò con se in canonica, e di loro padre non ebbero notizie dal dicembre del '41.
Sperando in meglio, i due vivevano dunque con lo zio nella canonica.

***

Le risate , la musica alta e la puzza di alcol si mischiavano in una pesante cloaca da sopportare sia fisicamente che mentalmente.
Se ne stava seduto in un angolo, con un bicchiere vuoto, mai riempito, a vedere i soldati suoi commilitoni, spassarsela con le ragazze del locale o a bere come forsennati, o entrambe le cose.
«Eh lasciami ubriacone!»disse una donna dandogli uno schiaffo.
«Tu ed io salire in camera ora...»
«Ti ho detto il mio prezzo! Se non c'è l'hai, smamma!»
«Ah troppo care le italiane...Was zum Teufel!»(1)
Dissero due in lontananza mentre gli altri ballavano e bevevano.
Quella ragazza si avvicinò poi lui, ma rifiutò le sua attenzioni, lei se ne andò scocciata. Poi posò il bicchiere sul tavolo accanto, prese la giacca e se ne andò; che se la godesse Fellner le gioie di quella bisca, e lui che lo aveva seguito incapace di dirgli di no. Che stupido era stato.
Per strada di notte, ripensava ai suoi bei ricordi, alla sua casa, alle sue sorelle...Quanto gli mancava casa sua, ad un certo punto gli venne in mente la ragazza italiana che aveva aiutato quella mattina.
Non era prima volta che aiutava qualcuno, ma Fiona gli era rimasta in testa tutto il giorno.
Non sapeva il perché, ma ogni volta gli batteva il cuore, le piaceva forse quella ragazza? Non lo sapeva ancora.
Come non sapeva il titolo di quella canzone italiana, aveva appena svoltato l'angolo e da una finestra si sentiva una musica molto allegra e da un'altra più avanti, c'era un bambino che piangeva. Egli trovò entrambi i suoni meravigliosi, gli ricordavano la sua casa.
«Ah bella canzone!»disse sorridendo tra se e se. Quando voleva che quella maledetta guerra finisse. E purtroppo per lui, quella cosiddetta musica venne interrotto dall'allarme antiaereo suonare.

***

Quando i bombardamenti cessarono, chi era riuscito a scappare, usciva lentamente dagli appositi rifugi. Anche Fiona, Dario e loro zio Orlando che dava conforto ai più disperati.
Nel ritorno a casa, alcuni battaglioni di SS si recavano sul posto danneggiato dalle bombe. In quel frangente, Philipp e Fiona si incrociarono di nuovo. Lui alzò lo sguardo da sotto l'elmetto e lei gli sorrise mestamente. Questo lo riempì stranamente di gioia.

***

(1): Che cazzo!

Eine einfache LiebeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora