«Fiona! Fiona svegliati!»esclamò il piccolo Dario scostando sua sorella svegliandola dal suo sonno.
«Uffa, Dario cosa c'è?»disse lei scocciata.
«Vieni a vedere.»disse il bambino, più avanti.
Perplessa la ragazza lo segui e dalla tromba delle scale, e vide da lì, suo zio, il benvoluto padre Orlando parlare con due uomini e un ragazzo. Li conosceva, una era l'avvocato Piroli, l'altro il farmacista Comencini e infine c'era Giacomo un suo ex compagno di scuola. Stando tanto tempo in chiesa le riconosci le stesse facce.
Che ci facevano a quest'ora in canonica.
Fecero bene a non farsi vedere, non riuscirono a capire di che cosa stessero parlando, ma sicuro che il loro zio fosse alterato.
Quando poi se ne andarono, scapparono in stanza e si finsero addormentati.***
Era sveglia già la gente in piazza, davanti al municipio divenuta ormai una caserma. Tutti erano in piazza anche i nazisti, anche Philipp che stava scaricando altri armamentari, questi erano i loro, arrivati col treno da Sagliena# e pesavano quanto quelli dell'altro giorno. Il giorno in cui lui e Fiona si erano avvicinati tanto.
Arrossì a quel ricordo, la bella ragazza italiana rinchiusa in chiesa, non ne aveva conosciute di così belle. Adorava quando arrossiva, e le sue labbra diventavano ancora più vogliose da baciare. Scostò quei pensieri per concentrarsi sul carico.
Ma non riusciva a togliersela dalla testa, e un profondo desiderio stava sorgendo il lui.
Fu il caporale, a riportarlo alla realtà. Egli aveva fermato il postino del paese.
«Nehmen Sie die Taschen und suchen Sie nach Verdächtigen! Raus!»(1)
Si misero subito a prendere le borse e entrarono in ufficio abbandonato nel municipio, mentre in un altro il caporale interrogava il povero postino.***
«Nulla di interessante finora.»disse il suo collega.
«Neanch'io.»disse Philipp annoiato.
Erano sommersi da lettere e pacchi, ma non c'era niente di interessante. Erano tutte lettere di cari scritti per lo più dai paesi limitrofi.
Quando avrebbe dovuto scrivere anche lui ai suoi cari, alle sue sorelle per l'appunto, per rassicurarle.
Perso in quei pensieri, si accorse dopo di una lettera caduta dal tavolo. La raccolse e lesse il mittente.Mittente: Esercito Italiano di stanzio in Grecia.
Soldato L. Caldaroli.Destinatario: Via Ariosto 79.
Prese la lettera e l'aprì e non fu un caso, perché le prime parole che lèsse furono.
Cara Fiona... Non sapeva ne leggere ne scrivere in italiano, ma il nome della ragazza si, essendo invariato come nella lingua tedesca. Si domandò se quella lettera ormai aperta, fosse destinata a Fiona.
«Trovato qualcosa di interessante?»disse il collega.
Accartocciò la lettera rapido e se la mise in tasta.
«Nein, und Sie?»(2)domandò Philipp per distogliere l'attenzione.
Scosserò il capo e continuarono la ricerca. Verso la sera uno di loro saltò su dalla sedia.
«Che è successo?»
«Ho trovato qualcosa di interessanti, la porto al comandante.»disse lui scattando subito davanti alla porta.
Venne poi inserita come lettere sospetta di attacco dei ribelli.
A sera tardi fecero un bel falò bruciando tutte le lettere che avevano aperto nel pomeriggio. Solo due se ne salvarono, quella data a Schröder e quella che Philipp costudiva gelosamente in tasca. Doveva vedere Fiona subito.***
Nel pomeriggio Fiona e Dario fecero una passeggiata per strade, non poteva stare chiusa in canonica finì alla fine (chissà quando) della guerra per colpa di Adalrico.
Stavamo camminando vicino ad una strada esterne e sterrata, che portava all'entrata del paese, visto la distanza lontana dal centro della chiesa e più vicino all'ingresso, ecco perché furono i primi ad accorgersi dell'arrivo dei nazisti quel 10 ottobre scorso.
Camminando di lato sulla discesa di terriccio, si accorsero che oppostamente a loro, un mezzo che stava salendo invece la salita ed era una camionetta piena che trasportava soldati feriti, bendati alla bene e meglio e dal volto triste. Fiona strinse Dario a se' per non farlo guardare, ma il bimbo video lo stesso qualcosa e domandò:
«Anche papà sarà ridotto così?»chiese innocentemente.
Fiona non rispose, rimase a contemplare l'orrore e la tristezza sul volto del soldato fasciato che aveva visto, sperando in cuor suo che il loro padre non fosse veramente ridotto così.***
(1): Prendete le borse e perquisite! Veloci!
(2): No e tu?
#: Piccola citazione per chi conosce il film Pane, Amore e Fantasia del 1953 con Gina Lollobrigida e Vittorio De Sica.
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Eine einfache Liebe
Historical FictionEra il 10 ottobre 1943 quando le jeep tedesche vennero a Meletto, una cittadina piccola ma importante dell'Italia centrale. Proprio nel suo paese, Fiona e Philipp si incontrano, si conoscono e si innamorano.