Capitolo sei

2.3K 23 6
                                    

Domenica mattina Nina scende al piano terra dove si trova la mensa e si siede al solito tavolo, quello in fondo alla sala. Osserva che Gaia e la sua compagnia non ci sono come non ci sono molte altre donne che aveva notato ieri. Ed è in questo momento che Nina realizza pienamente cosa succede. Anche lei non riuscirà a svegliarsi alle 7 di mattina dopo una notte da sveglia a soddisfare le voglie del cliente.

La mattinata la passa a memorizzare ogni singolo angolo dell'edificio. Nota che le donne più anziane si occupano di alcuni lavori domestici come fare il bucato, lavare i pavimenti, finestre e alcune stanze e a volte aiutano in cucina; mentre le più giovani si dedicano soltanto al lavoro principale o a piccole mansioni.

A Nina non è ancora stato detto niente e questo la sta preoccupando. Ha cercato Branko per chiedere spiegazioni ma non lo ha trovato e nessuna delle guardie le ha risposto.

«Ciao Nina» la saluta Gaia seguita dalle sue amiche Agatha, Costanza, Mia e Anita. Si siedono tutte al tavolo di Nina e iniziano a mangiare il pranzo.

«Ti unisci a noi dopo pranzo?» chiede Gaia a Nina.

«Va bene» "Non che abbia altro da fare" risponde indifferente Nina. Non cerca compagnia o amicizie ma loro conoscono questo mondo da più tempo.

Dopo pranzo Nina e le altre ragazze vanno nel cortile a giocare a carte. E' una bella giornata di sole senza vento.

«Ti hanno detto qualcosa?» chiede Anita a Nina. Ad Anita dispiace molto per la situazione di Nina e non augura a nessuna ragazza quello che lei sarà costretta a fare.

«No niente» dice Nina sprofondando nello schienale della sedia. Passa con lo sguardo ogni volto. Anita ha i capelli castani chiari e corti e occhi color ambra, Mia ha i capelli biondi e occhi azzurri, Costanza è bionda ma riccia e Agatha è una ragazza di pelle nera con dei capelli corti che le stanno da dio. Si ferma a guardare Gaia.

«Ma voi sapete qualcosa» afferma Nina incrociando le braccia al petto. Gaia si scambia sguardi con le altre ragazze in cerca di conferma se parlare o meno.

«Sappiamo che domani sarà il tuo primo giorno e...»

«E...» la invita a continuare Nina.

«Il tuo primo cliente è un certo Duncan» continua Agatha.

Nina sente l'agitazione scorrere nel suo corpo a causa di quello che vede. Mia prova apertamente molto disgusto verso questo Duncan, Anita è paralizzata sul posto come se stesse rivivendo orribili ricordi e Agatha stringe in un abbraccio forte Anita mentre odia fortemente quest'uomo.

«Chi è?» chiede Nina velocemente come se sapere che uomo è possa salvarla dal destino.

«E' un vecchio bavoso pervertito, sadico e violento. Più lo sfidi più si eccita» spiega Gaia.

«Fai quello che vuole senza esitare o rifiutare e perderà l'interesse per te facilmente» continua Agatha. Nina non riesce a farsi un'idea precisa di quest'uomo ma è certa che lo capirà appena lo vedrà.

«Come fate a sapere tutte queste cose?» chiede Nina spostando l'attenzione su altro. Alle ragazze non piace parlare di questo Duncan. Gaia lancia un'occhiata nella direzione di Costanza.

Costanza è una ragazza alta, dal corpo armonioso ed elegante; capelli lunghi e biondi come le spighe del grano ma ricci e porta degli occhiali fatti di un metallo sottile e color oro.

«C'è una guardia...» cerca di dire ma Agatha la interrompe «ha sedotto una guardia e qualsiasi cosa lei chiede lui è felice di farlo»

«Non è vero!» nega Costanza arrossendo e Anita e Mia scoppiano a ridere. L'atmosfera cambia tornando a essere leggera e felice. Le ragazze continuano a prendere in giro Costanza e Nina si rilassa un po' godendosi questa pace. "La quiete prima della tempesta" pensa e sorride lievemente alle cinque ragazze davanti a lei. Lei non riesce a ridere come loro e non riuscirà a farlo neanche dopo, non sarà mai più la ragazza che era prima.

Fiori SperdutiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora