Nina viene svegliata da una signora anziana con una divisa da donna delle pulizie. La signora è molto dolce e le offre una felpa per coprirsi.
Nina cammina piano e con passo dolorante fino al dormitorio e si fa un'altra doccia e si veste con dei vestiti comodi.
Scende in mensa e viene accolta da Gaia in un grande abbraccio.
«Come stai?» chiede in fretta osservando il suo corpo. Era preoccupata tutta la notte e aspettava il suo arrivo con ansia.
«Dolorante e molto affamata» risponde Nina con un piccolo sorriso.
«Si certo, vieni a sederti» Gaia la accompagna al solito tavolo in fondo alla sala mentre Mia le porta la colazione. Nina fa molta fatica a sedersi perché il sedere le fa ancora molto male ma deve sopportare.
«Quindi com'è andata? Ti ha fatto molto male?» chiede Gaia dopo che Nina ha finito di mangiare un toast. Nina ripensa alla notte passata e più che al dolore fisico che prima o poi passerà le fa male l'umiliazione provata.
«poteva andare peggio» risponde Nina alzando le spalle «respiro no?»
Gaia scoppia a ridere e tutte le ragazze la guardano non capendo. Anita però non riesce a capire la calma di Nina, Duncan l'ha ridotta in pezzi l'unica notte passata insieme e le ci sono volute tre giornate intere per riprendersi e Nina mangia la colazione come se nulla fosse successo. Ma Anita non sa che Nina sta nascondendo tutto nel suo cuore, vorrebbe urlare e spaccare ogni oggetto e prendere a pugni qualcuno. Non qualcuno a caso ma una persona specifica. Stefano. Per averla venduta. Branko. Per non averla salvata.
«Ve lo dicevo che lei era diversa» dice Gaia riprendendosi dalle risate.
«Sapete se lavoro anche stanotte?» chiede Nina guardando prima Gaia e poi Costanza.
«Le prostitute vengono classificate anche per il prezzo da pagare. Sei nuova e di solito le nuove arrivate hanno pochi clienti. Poi Jerome non mi ha detto nulla» spiega Costanza.
«Grazie» dice Nina e torna a finire la colazione e poi torna nel dormitorio e torna a dormire.
«Nina» Anita cerca di svegliare Nina dandole degli scassoni.
«mmm...che succede?» chiede ancora addormentata Nina.
«Vieni a pranzare» dice Anita con tono gentile.
«Posso saltare il pranzo?» domanda Nina girandosi dall'altra parte per tornare a dormire.
«NO. Nina avrai un cliente stasera. Devi mangiare qualcosa»
Nina alza gli occhi al cielo, sperava di potersi rilassare tutto il giorno. «Arrivo» sbuffa.
A pranzo sono solo lei ed Anita. Anita guarda molte volte la porta d'ingresso aspettando l'arrivo delle altre ragazze. Gaia, Costanza, Mia e Agatha sono andate a cercare di convincere Dusan di lasciar riposare Nina per un giorno prima di farla lavorare ancora.
«Cosa succede Anita?» chiede Nina che ha notato lo stato nervoso della ragazza.
«Niente!» risponde subito lei riportando l'attenzione sul suo piatto. Nina fa spallucce e continua a mangiare ignorando Anita. Anche se ha dormito per 5 ore di fila si sente ancora stanca e il corpo le fa male. Le parole di Anita le risuonano nella testa "Avrai un cliente" non si sente pronta per affrontare un altro cliente e spera con tutto il cuore che non si Duncan perché se lo sente nel sangue che andrà a finire molto male quando si rincontreranno. Ovviamente Nina non ha intenzione di soffrire di nuovo per mano sua, sarà lui a finire male.
Finisce di mangiare e porta via il vassoio con Anita che la segue da vicino. Nina vorrebbe tornare a dormire e non svegliarsi mai più.
«Come sei finita qui?» chiede Nina ad Anita per distrarsi. Si siedono entrambe su una panchina nel cortile e Nina guarda il cielo sopra le loro teste mentre ascolta la sua storia.
«Mio padre...» inizia Anita quasi sussurrando. Anche lei non sa bene cosa provare di suo padre. E' stato suo padre a venderla al bordello appena raggiunti i 16 anni per sfamare il resto della famiglia. Anita vuole bene ai suoi fratellini e le basta sapere che sono al sicuro e vivono una bella vita.
«E' complicato?» chiede Nina e Anita annuisce. «E' complicato il sentimento che provo per lui. E' per il bene della famiglia che lo ha fatto»
«E tu non fai parte della famiglia?» le chiede Nina e Anita resta in silenzio. Le lacrime si radunano pronte per uscire. Non ci aveva mai pensato, anche lei avrebbe diritto di essere al sicuro e non di fare questo genere di lavoro. Si asciuga le lacrime che le scendono sulle guance e chiede a Nina come fa a essere così calma.
«Nell'inferno ci sono già, no?»
«E non hai paura?»
«Anita» dice Nina con tono fermo quasi arrabbiato «Il corpo è mio, come anche il controllo. E lo stesso vale anche per te, solo perché gli uomini pagano per avere il tuo corpo questo non ti toglie nessun diritto da rivendicare»
«Sono qui non per scelta mia. Ma me ne andrò per MIA scelta» guarda Anita negli occhi «e poi senza paura non si può essere coraggiosi»
Anita rimane senza parole. Nessuno aveva mai avuto un atteggiamento così forte e deciso in questo posto. Tutte hanno paura delle possibili conseguenze e tengono la testa bassa. Lei no, lei la tiene bene alta.
«Nina» inizia a dire Anita "dovrei dirle che è Duncan che ha pagato per averla stanotte?" Anita non sa cosa fare e si muove sulla panchina agitata.
«Ho una vaga idea di cosa stanno facendo le ragazze e vi ringrazio. Ma va bene così, non posso permettermi di fare la rammollita»
«Come può andare bene?» domanda Anita alzandosi in piedi e urlando. Non sopporta l'idea di cosa dovrà fare Nina e non capisce la sua calma.
Nina la guarda restando fermo dov'è. E' ovvio che non le va bene, ma non le va bene niente di tutto questo. Se vuole distruggere questo posto non può fare la schizzinosa o la principessina. Si alza in piedi e appoggia una mano sulla spalla di Anita.
«Un giorno senza sorriso è un giorno perso. Sei più bella quando sorridi» dice Nina sorridendo dolcemente. Un piccolo sorriso forzato.
STAI LEGGENDO
Fiori Sperduti
Romance"Il tuo amico ti ha venduta come prostituta, bell'amico vero?" La vita di Nina cambia in pochi minuti e ora si trova a dover affrontare una nuova realtà. Nina ha 24 anni ed è costretta a fare la prostituta in un bordello chiamato Fiori Sperduti. Si...