Capitolo 13 parte 1

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"Sii fredda, distante, cattiva. Una stronza senza cuore.
Vedrai che farà meno male."

Kaya Pov

-No, scusate, dov'è che stiamo andando di preciso?- chiedo legando i capelli in due trecce disordinate.
Sono le otto e mezza ed ancora non siamo del tutto partiti.

-Ad Anzio, 60 chilometri da qua. Ti siedi nel cassone o sui sedili come le persone normali?- chiede Stash indicando il suo pik-up.(Non so qual è la sua macchina, ma il pick-up mi sembra più da lui)

-Ovviamente.....nel cassone!- urlo spiccando un salto per salirvi. Stash e Valeria sospirano e caricano le quattro valigie mentre io ridacchio e mi stravacco su quella di Cristian.

-E tu ti definisci sana di mente? Sei una cretina!- ridacchia Stash aprendo lo sportello alla sua bella.

-No, sono diversamente intelligente. E tu, Valeria, anni ed anni di rivolte femministe ed ancora ti fai aprire la portiera?! Migliaia di proteste buttate nel cesso.- scherzo. Cristian scoppia a ridere ed io gli lancio un'occhiata di sfuggita. Indossa una maglia con lo scollo a V e dei pantaloni scuri aderenti.
Troppo aderenti.
È terribilmente attraente.
Lui se ne accorge e decide di venire accanto a me nel cassone.
Da quant'è che non scopiamo?

Cristian si accoccola per terra e allunga un braccio per prendere la mia sigaretta. La mette tre le labbra ed aspira una boccata facendo gli anelli con il fumo.

-Smettila- grugnisco -mi fai venire voglia di scoparti e non posso. Quindi piantala.-

Cristian allunga il sorriso malizioso e restituisce la sigaretta. Me la porto alle labbra, senza interrompere il contatto visivo ed aspiro.
Poi mi lecco le labbra con fare sensuale.

-Kaya, vaffanculo. Sono due volte che mi fai arrapare e non mi soddisfi, ti meriti una bella punizione.-

Sogghigno sfrontata gettando la sigaretta. Lui si piazza accanto a me ed inizia a risalire le mie cosce con la mano.
Brividi di piacere mi corrono lungo la schiena quando sento il suo dito sotto la gonna.
Cristian sgrana gli occhi e io sogghigno soddisfatta.
Piano riuscito.

-Non...non indossi le mutandine. Cristo.- impreca infilando un dito con prepotenza. Mi sfugge un gemito, ma per fortuna Valeria e Stash hanno la radio accesa a tutto volume e stanno cantando.
Cristian inizia a muovere in circolo il dito mentre io ansimo sollevando la testa.
Infila un secondo dito e mi si annebbia la vista, è rude e violento, sento che mi tocca senza la minima dolcezza.

-Kaya, sei una stronza. Vuoi farmi morire.- ansima anche lui quando contraggo i muscoli intorno alle sue dita e allargo le cosce.

-Voi due che state combinando?- esclama Valeria voltandosi.
Cristian toglie le dita e se le porta alle labbra.
Maledizione.
Ho il respiro corto e sento l'orgasmo mancato che mi opprime il petto.

-Kaya sei tutta rossa in viso. Cris stavate mica...- chiede accigliata. Lui scuote la testa.

-No, non abbiamo fatto niente.- mente.
Si passa di nuovo la lingua sulle dita ed io rischio di arrivare a toccarmi da sola.
Lui si accorge di quando faccio scivolare le dita sotto la gonna e pizzico il clitoride gonfio. Sono tutta bagnata.

-Kaya...fermati o giuro che ti scopo immediatamente.-

Il pik-up di Stash prende una buca e io vengo sballottata per terra,per la precisione addosso a Cristian.
Ho un dejavù.
Lui ride e mi sfiora le labbra con il pollice facendomi arrossire.

-Come ai vecchi tempi eh?- ridacchia. I suoi occhi verdi mi entrano dentro come al solito ed io perdo definitivamente la connessione col cervello.
Mi fiondo sulle sue labbra con prepotenza, succhiando e mordendo, mentre lui mi stringe le cosce con fare possessivo.
Fuochi d'artificio mi esplodono nel petto quando sussurra
-Credo di essere innamorato di te. Sono fottuto, vero?-

|| Fly || Cristian Lo Presti|| ATTUALMENTE IN PAUSADove le storie prendono vita. Scoprilo ora