Studio e sentimenti

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Dopo quella notte io e William abbiamo passato tantissimo tempo insieme

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Dopo quella notte io e William abbiamo passato tantissimo tempo insieme.

Il giorno seguente ho conosciuto la sua famiglia, e sua sorella, Penelope.
I suoi disegni erano pazzeschi, ogni persona che disegnava sembravano reale.
Anche i disegni della natura sembrava... vivi.

Quel giorno anche se é stato imbarazzante stringere la mia mano sudata per l'imbarazzo con quella di suo padre, é stato bello spiegare a William ogni minima parola detta dal professore quel giorno e sembrare una professoressa universitaria ai suoi occhi .

La madre mi guardava con ostilità ma non so nemmeno io il motivo.

Ho fatto di tutto per convincerla, ma niente, era inflessibile.

<< Le verso un bicchiere d'acqua>>

No.

<< Lavo i piatti>>

No.

<< Pulisco tutto io>>

No.

<< Sparecchio la tavola>>

No.

Non capivo cosa avessi fatto.

Ero cordiale, le davo del lei, le rivolgevo la parola con una grammatica sofisticata.

Ma niente. Mi guardava con gli stessi occhi.

Ne ho anche parlato con William ad un certo punto e mi ha risposto così:

<< Forse crede che tu sei una delle bulle che mi prendevano di mira a scuola>>

In effetti era la ragione più sensata per osservare una persona così.

Allora sono andata da lei e siamo riuscite a chiarire.

<<Scusatemi se la disturbo. Volevo chiare con lei alcune questioni>>

Non mi risponde. Mi guardava nella stessa maniera.

<<So che suo figlio William era bullizzato alle medie e al liceo...>>

Prendo una pausa... non so come dirle la verità.

<<Io sono stata l'unica ragazza che ha sempre sostenuto e trattato bene suo figlio>>

<< L'unica. Non ero un tra quelle che guardava e non diceva niente. Io lo aiutavo e lo difendevo con tutto il mio cuore>>

Non c'é più quello sguardo. Ora c'è n'é uno dolce e pentito.

<< Perla?>>

<< Si mi chiamo Perla>>

<< Scusami... io pensavo fossi una di loro. William é troppo buono e credevo si fosse fidato di una di loro>>

<<La capisco. Io avrei reagito nello stesso modo>>

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