Fiori sconosciuti

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Preparo il caffè, finalmente direi, dopo tante ore di esercitazione in ospedale, e dopo tutte le spiegazioni interessanti di Ophelia

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Preparo il caffè, finalmente direi, dopo tante ore di esercitazione in ospedale, e dopo tutte le spiegazioni interessanti di Ophelia.
É bravissima, ho capito tutte dalle sue spiegazioni, nonostante la mia stanchezza, perché la sua voce era così convincente e decisa che la mia attenzione non é riuscita a sparire.

Sento all'improvviso una mano toccare il mio bacino, e il mio cuore perso, riconosce quella mano tenera e morbida...

<<Perl, come stai? Stanca?>>
<<Willy sono distrutta, dormirei qui a terra>>
<<In effetti si starebbe bene a terra, al fresco, io e te, distesi...>> gli mollo un colpo sulla spalla prima che continui a dire altri dettagli. C'era il dottore Noé di fronte a noi che stava ascoltando!
<<Ahia!>> muovo la testa per fargli capire la situazione e ritorna subito serio.

<<Però le spiegazioni di Ophelia erano interessanti, no? >> appena cambia discorso, il dottore si gira verso un'altra parte.

Finalmente, però sta ancora lì.

<<Si infatti, lei é bravissima>>
<<E poi hai visto come é precisa? Ha fatto quell'operazione in modo eccellente>> la elogia.
<<Si infatti... vuoi anche tu il caffé?>> domando. É meglio cambiare di nuovo discorso.
<<Ovviamente, lo prendo perché sennò dormo direttamente in piedi, neanche sul pavimento>> risponde William con la sua risata contagiosa.
<<Allora io vado a fare una passeggiata sempre in questa zona>>
<<Vai pure, ti aspetto qui >>

Camminando arrivo verso la segreteria, dove vedo la dolce Titti, la segretaria, sempre disponibile e sorridente.

<<Ciao Titti, come stai?>>
<<Perla! Ti cercavo, ci sono dei fiori per te, non so chi li ha portati, li ho trovati qui sul tavolo>>

I garofani...

<<Wow... che belli, sono i miei preferiti,
i garofani>>

William...

<<Si... c'é pure un bigliettino, su scritto: per la donna che ho sempre amato e che amerò per sempre. Che dolce questa persona>> legge la frase con voce sorpresa.

É William. Quanto lo amo.

<<Sicuramente l'ha fatto William, é super dolce e mi fa sempre sorprese bellissime. Vado a ringraziarlo>>

Vado da William con un sorriso stampato in faccia e con l'intento di abbracciarlo.

<<William!>> pronuncio il suo nome con i fiori in mano.

Lui ricambia la felicità nelle labbra ma non ha guardato i fiori.

Lo abbraccio, lo stringo forte.

<<Ti sono mancato così tanto mentre facevi la pausa passeggiata?>>

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