Ballo e confessioni

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<<Hai capito stasera che ci sarà Perla?>> Mi chiede piena di felicità Glenda

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<<Hai capito stasera che ci sarà Perla?>> Mi chiede piena di felicità Glenda .

<<No, non so, che cosa c'è stasera?>>

<<Ti ricordi che oggi é il compleanno
di Milo>> Chiede Glenda , e anche se siamo in chiamata sembra di riuscire a vedere la sua faccia rossa e lo sguardo innamorato nel mentre pronuncia il suo nome.

<<Sì, il tuo fidanzato >> rispondo, felice di renderla più imbarazzata.

<< No, ma vorrei che lo fosse>> risponde con una voce senza speranza e con molta tristezza.

<< Comunque stasera c'è la sua festa di compleanno e ci sarà un ballo , ha invitato tutti i suoi amici e conoscenti.>>

<<Proprio per questo diventerà il tuo fidanzato se lo inviterai a ballare>> la rassicuro , e sicuramente si fidanzeranno, perché anche lui ha una cotta per lei.

<<Lo farò ma solo se tu inviterai William a ballare con te >> mi minaccia Glenda vendicandosi per averla provocata .

<<Va bene , ma solo se tu ti dichiari a
Milo >> rispondo alla sua minaccia con un'altra a cui lei non potrà dire di no.

<<Affare fatto>> risponde lei, anche se chiaramente è imbarazzata e non vorrebbe farlo.

<<E quindi a che ora é la festa?>> Chiedo, almeno per dare più informazioni a William.

<<Alle sette e quaranta e ricordati che se non inviti William io non mi dichiarerò a Milo >> mi ricorda Glenda, ma penso che infondo spera che non venga.

<< Certo non ti preoccupare amica
mia >> rispondo con un sorriso stampato in faccia perché non vedo l'ora di vederla con Milo.

Sono le quattro e quaranta e sto andando a casa di William per invitarlo al ballo .

Dopo quel mattino non ci siamo più sentiti, e sono passati quattro giorni. Dovrei dirgli che ho parlato con mio fratello? O forse chiederà perché ero triste?

Sono fuori casa sua e nonostante i crampi allo stomaco per l'ansia, busso al campanello.
Sento i passi di qualcuno...forse é sua madre ?

<<Perla!>> pronuncia il mio nome appena mi vede, forse non si aspettava che fossi io e ha una faccia così sorpresa che sembra non avermi visto da un anno, anche se sono passati solo quattro giorni.

<<William volevo chiederti una cosa...>>

<<Si dimmi >>

<<William, c'è una festa di compleanno stasera alle sette e quaranta di un amico mio, si chiama Milo, ci sarà molta gente e ci sarà un ballo, e dato che io non ho nessuno con cui ballare, volevo invitarti.>>

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