apocalypse love ➳ camren

tre

"Hey, finalmente ti sei svegliata," disse Lauren, con una leggera risatina, a Camila appena uscì dal camper. "Ero stanchissima," disse sbadigliando la ragazza più piccola. "Ho notato," disse Lauren lasciando uscire una risata dalle sue labbra.

"Lì c'è la cena pronta, se hai fame," aggiunse la ragazza più grande. "Si, grazie," Camila si mise a sedere sulla sedia che usava Justin quando doveva fare il turno di notte. Quella notte era toccato a Lauren ecco perché la ragazza era ancora lì fuori.

"Tu hai già mangiato?" Camila chiese mentre diede il primo morso alla carne. "No tranquilla, non ho-" si bloccò quando sentì alcuni passi accelerare verso di loro. Accese velocemente la torcia perché era buio pesto e non si vedeva granché. Vide Sofi correre verso di loro piangendo e appena arrivò da loro, si gettò tra le braccia della ragazza più grande.
Camila appena vide sua sorella spalancò gli occhi preoccupata. Lasciò il piatto a terra e si inginocchiò verso la bambina.
"Che succede?" Chiese Camila avvicinandosi alla sorellina ancora tra le braccia di Lauren.

"Avevo sentito qualcuno urlare, pensavo fossero mamma e papà, Mila," disse Sofi girandosi verso la sorella. Continuava ad asciugarsi le lacrime ma altre erano già pronte a rigarle il viso nuovamente. "Così sono uscita per controllare e sono andata verso il bosco," la bambina continuava a singhiozzare. "Lauren è pieno di mostri lì dentro," disse Sofi ora rivolgendosi verso Lauren.

"Ti hanno vista? Ti hanno seguita? Ti hanno morsa?" Disse Lauren con gli occhi spalancati. Non avrebbero mai trovato un posto abbastanza sicuro.
"No, no sono scappata appena li ho visti," disse la piccola mettendosi tra le braccia della sorella che, con uno sguardo di terrore continuava a guardare Lauren.

"Hey Sofi, che ne dici di andare nel camper dalle altre ragazze? Dì loro che è urgente. Rimani lì, dì a Normani di rimanere lì con te," disse Lauren accarezzandole il capo. "Vai a dormire, okay? Penseremo noi a quei mostri. Ci sono io qui e non devi avere paura," le disse Lauren un'ultima volta stringendola a sé. "Ora vai," disse alla piccola prima di osservarla entrare nel camper.

"Cosa faremo ora?" Chiese Camila preoccupata, i suoi occhi erano pieni di lacrime che aspettavano di cadere.
"Non c'è da preoccuparsi se non facciamo rumore, dobbiamo stare tranquilli," provò a rassicurarla.

Sentì lo sportello del camper aprirsi e tutti scesero avvicinandosi alle due ragazze.
"Che succede?" Chiese un Chris ancora mezzo addormentato.
"Siamo circondati da zombie," disse Camila facendolo riprendere immediatamente dalla stanchezza. Tutti spalancarono gli occhi.
"E questo cosa vuol dire?" Chiese Dinah.

"Sofi," iniziò Lauren. "Si è addentrata nel bosco da sola perché aveva sentito qualcuno urlare e pensava fossero i suoi genitori," continuò prendendo un sospiro profondo. "Ha detto che lì dentro è pieno. Ragazzi dobbiamo tenere gli occhi aperti. Da come mi è sembrato di capire è un gruppo di zombie, sicuramente si muoveranno insieme e," si fermò un attimo per formulare la frase. "E se dovranno andare verso la città, dovranno passare per forza da qui."

"Ci sposteremo un'altra volta?" Chiese Normani sbuffando.
"No, rimarremo qui, controlleremo il bosco ogni giorno cercando di ucciderne il più possibile senza farci seguire dagli altri, okay?" Non potevano ripartire, dovevano aspettare qualche giorno per riprendere un po' di fiato e riposarsi. Lauren capiva che erano tutti stanchi.

"Chi controllerà il bosco?" Chiese Niall.
"Per ora andrò io ogni mattina, magari con il tempo ci alterneremo," disse Lauren annuendo leggermente a quello che aveva appena detto.
"E un'ultima cosa: fate meno rumore possibile. Se è solamente uno zombie non usate proiettili, il rumore attirerebbe solamente altri."

"È come faremo ad ucciderli senza proiettili?" Chiese Dinah confusa.

"Nel camper dove alloggiano Justin, Niall e Chris c'è un borsone che avevo caricato quando eravamo ancora alla scuola. Lì troverete coltelli e alcune mazze," disse Lauren sospirando. "Ricordate di puntare sempre al loro cervello okay?" Disse ricevendo un 'okay' da parte di tutto il gruppo. Rimase lì a pensare per qualche secondo.