dieci

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"Siete pronti per partire?" Chiese Lauren appoggiata allo sportello del camper.
Il resto del gruppo annuì in approvazione.
"Allora, Dinah, Camila, Sofi, Normani e Ally verranno con me. Mamma e papà prenderanno la macchina. Chris e Justin prenderanno l'altro camper e Niall, come al solito, la moto. Lui andrà avanti per mostrarci la strada," continuò la ragazza. "Andiamo," aggiunse alla fine.

La ragazza dagli occhi verdi lasciò entrare le altre ragazze nel camper per poi chiudere lo sportello dietro di sé. Si mise alla guida, mentre Normani si mise a sedere sul sedile del passeggero per tenere compagnia a Lauren. Le altre andarono a sedersi sul divanetto.

Lauren era particolarmente tranquilla quel giorno, pensò che forse gli altri avessero ragione: doveva riposare abbastanza. Sorrise leggermente pensando alla dormita che fece quella notte.

"Camila, puoi venire un attimo nella stanza con me?" Lauren sentí Dinah chiedere alla ragazza. Si girò lanciando uno sguardo interrogativo alla ragazza dalla pelle scura, che sedeva a fianco a lei, la quale rispose solamente facendo spallucce.

Dinah trascinò la ragazza nella camera da letto, assicurandosi che la porta fosse chiusa, in modo che le altre non potessero sentire.

"Che succede?" Chiese confusa Camila guardando dritta negli occhi la ragazza più piccola.
"Dobbiamo parlare un po'," iniziò la ragazza. "Da sole," aggiunse.

"Di cosa?"

"Lauren," disse fermamente la ragazza prendendo un sospiro. "C'è qualcosa tra di voi?"
"Cosa? No!" Ribadì la ragazza, ridendo nervosamente.

"Camila..." Iniziò Dinah. "Il modo in cui la guardi, sai io controllo tutto," continuò la ragazza fiera di se stessa. Lanciò uno sguardo a Camila prima di sedersi su uno dei letti.

"Dinah, non ho mai pensato a Lauren in quel modo," ammise la ragazza, sorridendo appena, nervosamente.
"Ma-," iniziò ma si interruppe quando capì quello che stava per dire.

"Ma?" Chiese Dinah con un sorriso soddisfatto sul viso.
"Nulla," rispose Camila mordendosi il labbro nervosamente, cercando di evitare il contatto visivo con l'altra ragazza.

"Camila, puoi parlarmi di tutto, lo sai. Non dirò nulla a Lauren, lo prometto."

Camila continuava a torturarsi il labbro inferiore nervosamente, pensando se fosse giusto continuare la frase che stava per dire oppure no. Lasciò uscire dalle labbra un piccolo sospiro.

"Lei mi fa sentire come se fossi a casa," iniziò, causando un enorme sorriso sul viso della ragazza più piccola.
"È che, quando sto con lei, mi sento al sicuro-,"
"Lo sapevo!" Urlò Dinah interrompendo la ragazza. "Devi parlarle!" Continuò ad urlare.
"Santo Dio, Dinah! Abbassa la voce!"

"Mila?"
La ragazza sentì la voce della sorella più piccola da dietro la porta.
"Posso entrare?" Chiese dolcemente.

"Certo," le rispose la sorella.

La bimba aprì lentamente la porta, sbirciando dentro la stanza.
"Lauren ha detto di dirvi che siamo arrivati! Mila, è vero! Ci sono le giostre!" Disse entusiasta la bambina, buttandosi tra le braccia della sorella.
"E allora che stiamo aspettando? Andiamo a fare un giro sulle giostre!" Disse Camila allegramente, lanciando uno sguardo a Dinah che era ancora seduta sul letto.

"Parliamo più tardi," disse Camila alla ragazza più piccola che annuì leggermente, lasciandole andare.

Le giostre consistevano in due altalene, un dondolo a forma di cavallo e una girandola non molto grande, ma Sofi non aveva più visto una giostra da quando gli zombie entrarono in casa sua. Sapeva che quello che aveva tra le mani era anche troppo visto i tempi che correvano.

Sofi corse fuori il camper e andò verso le giostre saltellando felicemente. Salì sul dondolo mentre Camila si mise a sedere su una delle due altalene, continuava a guardare il sorriso della sorellina crescere ogni volta che si lasciava trasportare dalla giostra, sapendo di doversi godere il momento. Non sapeva quanto sarebbe durata quella felicità.

"Mi piace stare qui," disse Sofi ridendo. "Voglio rimanere qui per sempre," continuò a dire allegramente.
Camila sorrise leggermente continuando a guardare la sorellina. "Sofi, sai che-," Camila venne interrotta dalla sorellina che smise di dondolarsi. "Non ricordarmelo, Mila," disse facendo svanire il sorriso che aveva sul viso pochi secondi fa.
La bambina scese lentamente dalla giostra e camminò verso il camper tristemente.
"Sofi, hey aspetta!" Le urlò la sorella più grande provando a spiegare.

"Lasciala," le consigliò Lauren che si avvicinò alla ragazza insieme alla madre. Avevano visto tutta la scena. Camila abbassò lo sguardo delusa. "Non sono una delle migliori sorelle maggiori, credo," disse la ragazza sorridendo appena, incominciando a dondolarsi sull'altalena.
"Sei una delle migliori, invece," ribadì Lauren velocemente. "Non so quante ne siano rimaste lì fuori," continuò, ridendo sarcasticamente. "Ma seriamente, sei una brava sorella. Non vuoi illuderla perché sai che tutto questo finirà e una volta finito, lei sarà triste," Clara si mise a sedere sull'altalena accanto a quella di Camila, posando una mano sulla spalla della ragazza, mentre Lauren si inginocchiò davanti alla ragazza che continuava a dondolarsi lentamente.
"Ti preoccupi, ed è normale," aggiunse Clara. Lauren annuì leggermente, prendendo la mano destra di Camila tra la sua.
"Andrò a parlarle io, va bene?" Chiese intrecciando le sue dita tra quelle della ragazza. Camila annuì leggermente, fingendo un sorriso.

"Grazie," bisbigliò alla fine.

-

"Hey nanetta," sussurrò Lauren appena entrò nella stanza da letto del camper. "Perché stai piangendo?"

"Mila non mi vuole bene," disse affondando la faccia in un cuscino.
"No, no. Queste cose non devi nemmeno pensarle nemmeno capito?" Disse sedendosi sul letto, appoggiò una mano sulla schiena della bimba, accarezzandola leggermente.
"È tua sorella. Come potrebbe non volerti bene?"

"Vuole vedermi triste," disse la bimba girandosi in pancia in su per poter guardare la ragazza dagli occhi verdi.
"Senti ascoltami, è solo preoccupata. Sai che ci spostiamo in altri posti ogni volta che quei mostri ci trovano. Voleva solo ricordartelo. È solo che non vorrà vederti triste una volta che andremo via di qui."

"Davvero?"

"Davvero," annuì Lauren convinta, sorridendo alla bambina. Sofi si inginocchiò sul letto per poi abbracciare la ragazza che sedeva vicino a lei.
"La faccio venire qui così parlate un po', va bene?" Le chiese Lauren. "Si, grazie," Sofi si asciugò il viso per poi sorridere alla ragazza.
"Non dimenticarti di dirle che è la sorella più brava e bella del mondo, le farebbe piacere," disse facendole un'occhiolino per poi scomparire dalla stanza e fuori dal camper.
Si avvicinò all'altalena dove Camila e Clara stavano ancora parlando, notò che Camila stava piangendo.

"Hey, tutto risolto," disse Lauren, sorridendo leggermente. "Vuole parlarti."

Camila guardò Clara che annuì leggermente, dopo pochi istanti sospirò e si alzò dall'altalena.
Lauren la fermò e la guardò attentamente dritta negli occhi. "Basta piangere ora, non vorrà vederti triste," disse Lauren asciugandole le lacrime. Camila annuì leggermente. La ragazza più grande la spinse in un forte abbraccio, stampandole un bacio sulla fronte e dopo pochi istanti la lasciò andare dalla sorella più piccola.

apocalypse love ➳ camrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora