tredici

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Il giorno dopo Niall si svegliò con il pensiero di dover parlare con Lauren riguardo il nuovo arrivato e così fece.
Andò verso la ragazza, che quel giorno era di guardia, e si piazzò davanti a lei.

"Dobbiamo parlare," disse Niall con un tono serio.
"Non ne ho voglia," rispose la ragazza cercando di evitarlo. "No, Lauren, è qualcosa di serio."

"Ok, spara, ma muoviti."

"È riguardo il nuovo arrivato," incominciò Niall. "Non è un ragazzo di cui si ci può fidare, insomma la sua storia non è credibile. 30 persone e lui è rimasto solo per tutto questo tempo? Senza nemmeno un'arma o uno zaino? Pff sarei riuscito ad inventare una storia più credibile io da ubriaco," Lauren lo guardò per qualche secondo prima di scoppiare a ridere. Uno sguardo confuso sul viso del ragazzo.

"Seriamente, Niall, sei paranoico," disse continuando a ridere. "Lauren, io sono serio," disse il ragazzo.
"Niall, prenditi qualcosa da bere e ritorna a riposare." Gli consigliò Lauren.

"Sai, a volte non so come fai ad essere il capo di questo gruppo," disse Niall facendo alzare di scatto la ragazza.

"Ascoltami bene, ho mandato avanti questo gruppo per più di un anno, abbiamo perso due ragazzi ma ne abbiamo ritrovati tre e so che ne ritroveremo altri," disse mantenendo il contatto visivo con il ragazzo. "Tu non puoi dirmi come controllare il gruppo dopo che ti ho salvato il culo per tutto questo tempo, quindi se hai qualche problema puoi anche andare via, nessuno ti obbliga a restare. Lasciami svolgere il mio lavoro e tu svolgi il tuo," continuò scontrosamente. Niall si avvicinò a lei con aria di sfida. "Sai anche tu che se vado via da qui, questo gruppo andrà a puttane, ti ho salvato il culo anche io, tesoro."

"E allora non dirmi come gestire il mio gruppo," disse Lauren spingendolo via.
"Ti sto solo dicendo di aprire gli occhi, quel ragazzo non è sicuro."

"Chi te lo ha detto? Tua madre in un sogno stanotte?" Disse Lauren ridendo. "Ritira quello che hai appena detto," le consigliò Niall.
"Non mi pento mai di quello che dico," disse Lauren sorridendo al ragazzo. Niall si fiondò sulla ragazza più piccola e la spinse. "Eri una stronza prima, ora stai peggiorando, che ti sta succedendo? Per caso ti manca la tua sorellina?" Disse Niall facendo finta di piagnucolare. Lauren guardò Niall dritto negli occhi per poi tirargli un pugno in faccia.

Incominciarono a picchiarsi finché Normani e Camila non li notarono da lontano e si avvicinarono a loro.
"Hey! Hey! Fermi!" Urlò Normani mettendosi in mezzo mentre Camila cercò di calmare Lauren. "Seriamente Niall? Con una ragazza?" Disse Normani fermando il ragazzo. "Quella non è una ragazza, è una stronza."

Lauren, a sentirlo parlare, cercò di scappare dalla stretta di Camila per picchiarlo un'altra volta ma la ragazza più piccola riuscì a rimanere forte. "Hey Lauren, devi calmarti, lascialo parlare," le sussurrò Camila. "Lo fa per istigarti."

Lauren guardò per un paio di secondi Camila negli occhi, prima di prendere il fucile e andare via da lì.
"Fai bene ad andartene, puttana!" Gli urlò Niall contro, mentre Normani ancora lo teneva stretto. Lauren si girò velocemente e puntò il fucile verso il ragazzo, il quale le urlò contro subito dopo.

"Si, dai. Ora uccidiamo anche i vivi!"

Lauren lo osservò per un paio di secondi. "Mi schifo anche a sprecare un colpo per un pezzo di merda come te!" Gli urlò contro prima di andare via da lì, non sapeva dove volesse andare.
Si ritrovò qualche ora dopo seduta in mezzo al bosco. Piangeva. Ricordava quella nottata quando sua sorella morì, cercò in tutti i modi di scacciare quelle immagini via dalla sua mente ma non ci riusciva.

Flashback

"Lauren! Devi alzarti! La casa è piena di cose brutte!" Le urlò Clara mentre scosse violentemente il corpo della ragazza che riposava beatamente sul letto.

"Seriamente mamma? Una scusa più credibile per farmi alzare potevi cercarla," disse Lauren girandosi di spalle alla donna. Si alzò velocemente dal letto quando sentì sua sorella urlare.
"Taylor!" Urlò la ragazza, scendendo al piano di sotto seguita dalla madre.

Mike prese la mano della ragazza appena la vide arrivare al piano di sotto. "Vai in macchina, Chris è già lì!" Le urlò il padre ma Lauren non lo stette ad ascoltare. Corse in soggiorno per cercare la sorella ma non era lì, nella sala da pranzo nemmeno. L'unica stanza rimasta era la cucina. Piombò dentro la stanza. Sua sorella era lì, a terra, uno di quei cosi le stava strappando a morsi il suo piccolo braccio. Lei continuava ad urlare finché perse le forze anche di sussurrare.

Lauren incominciò a piangere appena la vide a terra, voleva salvarla, voleva portarla con lei al sicuro, voleva tenerla tra le braccia per un'ultima volta ma sapeva che se si sarebbe avvicinata, quel mostro avrebbe spostato la sua attenzione su di essa e anche lei sarebbe morta.

Rimase lì a guardare come lo zombie riempiva il suo appetito con il corpo della sorella e lei lì impotente, non riuscì a fare nulla per salvarla.

"Lauren, muoviti!" Il padre le comparve dietro prendendola dalle spalle e portandola via da quell'inferno. Appena uscì da quella casa sentì le grida dei vicini. Si tappò le orecchie appena salì, sforzandosi di pensare che quello fosse tutto un brutto sogno. Uno stupido incubo.

-

Scoppiò in un pianto isterico, mantenendo il suo fucile stretto sul suo petto come se fosse l'unica 'spalla' su cui piangere in quel momento.

Voleva rimanere seduta lì per sempre, lontana da tutti e tutto.

-

"Niall, che cazzo é successo?" Chiese Dinah al ragazzo.

"Le volevo solamente parlare, ha incominciato a parlare di mia madre e di quanto fossi diventato paranoico a causa sua. Come lei ha messo in ballo mia madre, io ho incominciato a parlare di sua sorella. Mi è praticamente saltata addosso, prendendomi a pugni," disse mantenendo il ghiaccio su entrambe le guance. "Quella ragazza è uscita fuori di testa."

"Niall, è solamente stressat-," Dinah non finì la frase perché Ally piombò nella stanza dove stavano parlando.

"Lauren, Sofi e Brad sono scomparsi!" Urlò ai due ragazzi. "Niall rimani qui," disse Dinah al ragazzo, uscendo di corsa dal camper.

Camila era scoppiata a piangere tra le braccia di Normani, mentre Clara e Mike cercavano di dirle che sarebbe andato tutto bene.
"Andrò a cercarli io," disse Dinah. "Non puoi andare da sola," ribadì Ally. "Verrò io con te," dissero Camila e Ally insieme.
"Camila, tu devi rimanere qui, non puoi-," Ally venne interrotta. "Lasciala, si tratta pur sempre di sua sorella," le disse Dinah.

apocalypse love ➳ camrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora