nove

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"Lauren!" Niall entrò di corsa nella stanza. "Lauren è importante, svegliati!"

"Niall?" Chiese la ragazza ancora addormentata.

"Sono andato a fare un giro oggi," incominciò il ragazzo sedendosi sul bordo del letto.
"Ho trovato un altro posto, migliore di questo, potremmo spostarci lì," disse il ragazzo allegramente.

"Niall, fammi riprendere," disse la ragazza dagli occhi verdi ridendo. "Aspettami fuori okay?" Chiese gentilmente.

"Certo, certo," disse allegramente il ragazzo, uscendo dalla stanza.

Lauren si rannicchiò per qualche secondo non accorgendosi della figura accanto a lei.

"Grazie per ieri sera," finalmente la ragazza più piccola parlò. Lauren sobbalzò quando si accorse che la ragazza era ancora nel letto accanto a lei.
"Cazzo, camz!" La ragazza più grande quasi urlò, ridendo nervosamente causando alla giovane ragazza una forte risata.
"Non sapevo fossi ancora qui," ammise Lauren, passando una mano fra i suoi capelli spettinati.
Camila continuò a ridere, mentre Lauren si alzò dal letto e le lanciò un cuscino addosso.
La ragazza più giovane si mise a sedere sul bordo del letto e guardò attentamente come Lauren si preparò per uscire fuori.
"No, a parte gli scherzi, grazie," continuò Camila ritornando seria.
"Per cosa?" Chiese confusa Lauren, mettendosi la pistola in tasca e andando verso il bagno per sciacquarsi il viso.

"Ieri sera, quando hai consolato mia sorella, ero sveglia," ammise la ragazza più piccola. "Grazie per averla salvata, grazie per aver salvato me e grazie per aver salvato tutti i ragazzi di questo gruppo," continuò alzando il tono della voce appena la ragazza più grande entrò nel bagno.

"Quando ci toccherà giocare con le Barbie insieme a tua sorella, fidati, non mi ringrazierai più," disse Lauren riferendosi a quello che aveva promesso alla piccola. Ritornò nella stanza con un'asciugamano tra le mani e si appoggiò alla porta, asciugandosi delicatamente il viso.

Camila rise ancora più forte di prima. Lauren la osservò per un momento, forse per un po' troppo. "Perché mi guardi?" Chiese una Camila imbarazzata.
"Hai un sorriso bellissimo," ammise Lauren senza alcun problema. Sorrise quando vide che la ragazza più piccola arrossì all'affermazione. "Sei troppo dolce quando arrossisci," aggiunse poco dopo.
"Finirò con il prendere fuoco se continui di questo passo," disse Camila ridendo nervosamente, sapendo che quello che disse era la verità.

"Sto solo dicendo la verità. A volte le persone hanno bisogno di sentirsi dire queste cose, soprattutto se queste sono vere," disse Lauren appena tornò in bagno a posare l'asciugamano. Camila si morse il labbro a quelle parole.

"Che fai? Resti qui o vieni fuori?" Le chiese dolcemente Lauren, continuando ad osservare la ragazza.
"Mi do una lavata e vengo," le disse Camila. Lauren annuì leggermente e si avviò verso lo sportello.

Appena la ragazza uscì dal camper salutò il resto del gruppo, il quale era tutto intorno al piccolo fuoco che erano riusciti ad accendere. Si avvicinò a Niall e si mise seduta a fianco a lui, mentre la madre le portò un po' di latte caldo da bere.

"Allora," sospirò Lauren appena si mise a sedere a fianco al ragazzo. "Dove si trova questo posto?" Prese la tazza che le porse la mamma. "Grazie," sussurrò alla donna.

"Ho fatto un giro stamattina presto, è dall'altra parte della campagna. 20 minuti circa lontano da qui," disse Niall puntando verso la direzione che aveva preso.
"La zona è tranquilla, è un giardino enorme. Credo ci fosse un parco perché ho visto alcune giostre," sorrise il ragazzo. "Credo che a Sofi piacerà," disse guardando la piccola bimba che mangiava la sua colazione, seduta sulle gambe di Ally.

"Lo penso anche io," disse Lauren sorridendo.
"Partiremo dopo mangiato, avvisa gli altri, io rimango qui ancora per un po'," disse al ragazzo che, poco dopo, si alzò e andò dal resto del gruppo per spiegarli la situazione.

"Lauren! Lauren!" Sentì Sofi urlare, alzò leggermente il capo. "Andremo in un parco giochi, lo ha detto Niall, ha detto che ci sono delle giostre," disse allegramente la bambina gettandosi tra le braccia della ragazze.
"Hey attenta, il latte è caldo," Lauren avvertì Sofi mostrandole la tazza che aveva tra le mani.
"Sono felice," disse la bimba, sorridendo soddisfatta.
Si mise a sedere accanto alla ragazza dagli occhi verdi.

"Vorrei tanto che mamma e papà fossero qui," il tono di voce della bambina si fece più basso e triste.
"Mi mancano tanto, Lauren," disse appoggiandosi al braccio della ragazza più grande.

"Piccola, li troveremo, te l'ho promesso, ricordi?" Le disse Lauren mettendo un braccio intorno alla sua spalla.
La bambina annuì solamente.

"Che succede?" Chiese Camila inginocchiandosi vicino la sorellina, la quale allacciò le sue piccole braccia intorno il al collo della sorella.
"Dove sono mamma e papà? Mi mancano tanto, Mila," la ragazza più piccola cercò un piccolo aiuto in quella più grande, supplicandola con lo sguardo.
"Hey Sofi," Lauren la richiamò. La bambina si staccò lentamente dalla sorella ma rimase comunque tra le sue braccia.
"Andremo a cercarli oggi, okay? Io, te e Camz," la tranquillizzò Lauren. "E se c'è bisogno rimarrò fuori tutta la notte a cercarli, ma devi promettermi una cosa, va bene?" Disse, prendendo la bambina da un braccio per farla girare verso di lei.
"Devi sorridere, sempre. Sto male quando ti vedo triste. Tu vuoi farmi star male?" Chiese la ragazza più grande. La bambina imitò un no velocemente con la testa, mantenendo lo sguardo basso.
"E allora sorridi, fallo per me. Se ti ho promesso che troveremo i tuoi genitori, ci riuscirò. Non devi preoccuparti," aggiunse stringendo la bimba tra le sue braccia.
"Ora asciuga queste lacrime e porta questa tazza a mamma Clara da parte mia. E pensa che oggi pomeriggio potrai divertirti sulle nuove giostre," un piccolo sorriso spuntò sulle labbra della bambina, appena corse via a portare la tazza alla mamma di Lauren.

"Sai farci con i bambini," sospirò Camila.
"Devi solo capire cosa vogliono essere detti," le sorrise Lauren.
Ci fu silenzio per qualche secondo, prima che Camila aprì la bocca di nuovo.
"Credi siano ancora vivi?" Chiese. "I miei genitori, intendo," specificò subito dopo.
Lauren la guardò per qualche secondo.
"So per certo che sono due persone grandiose e so anche che non si lascerebbero uccidere da uno di quei cosi. Perciò si, credo siano ancora vivi," disse Lauren sorridendo alla ragazza più piccola. "E tu devi rimanere forte per Sofi se non riuscissimo a trovarli, quella bambina ha bisogno di sua sorella, non di me, va bene?" Aggiunse alla fine, racchiudendo la piccola ragazza in un grande abbraccio.

"Grazie," mormorò Camila, stringendosi più forte alla ragazza.

apocalypse love ➳ camrenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora