28. Sempre io

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~ Soyeon

Usciti da casa Song, la famiglia Jeon fece quei 10 metri, che separavano casa loro da casa Song, in totale silenzio.

Entrati in casa, Soyeon cercò, sin da subito, di parlare con i suoi genitori.

Soyeon: io... so di avervi deluso... so di avervi fatto credere di essere una persona che non sono... scusate se non sono... normale...

Dopo aver detto la parola "normale", i genitori si guardarono dispiaciuti.

Jungkook: Bah mi fai schifo, sei il disonore dei Jeon.

Ci fu una breve pausa e poi il ragazzo iniziò ad avviarsi verso camera sua.

Jungkook: patetica

Il volto di Soyeon era cupo e il viso oscuro di questa, scatenò una grande preoccupazione nel cuore dei suoi genitori.

Mr Jeon: Soyeon-
Soyeon: NO, non c'è bisogno che mi diciate nulla... devo andarmene via di casa no? Io non sono degna di rimanere sotto questo tetto... io ho una malattia...io-

Queste frasi venivano pronunciate con un briciolo di malinconia e disperazione, portarono la signora Jeon all'interruzione della figlia.

Ms Jeon: ehi ehi tesoro... fermati...
Soyeon: no mamma, non ho scusanti, non posso essere curata... sono un errore imperdonabile, mi dispiace di darvi tale delusione sono-
Mr Jeon: TESORO!

Disse l'anziano signore alzando la voce.

Mr Jeon: io e tua madre... non siamo arrabbiati ehm... nè tantomeno omofobi.

La giovane coreana alzò di colpo gli occhi e li scontro con quelli del titubante padre.

Soyeon: no?
Ms Jeon: no... assolutamente no... noi siamo assolutamente di larghe vedute e poi... questa è la tua vita... noi... non abbiamo voce... noi non possiamo fare nulla ne tantomeno "correggerti" perchè noi non abbiamo il diritto... ok?

In quel momento Soyeon si sentiva svenire... sentiva che il suo mondo precedentemente crollato si stesse ricostruendo velocemente.

Soyeon: io...

Le parole della Jeon le si erano bloccate in gola.
La donna sulla cinquantina squadrò la figlia e notò la sua incapacità nel comunicare i suoi pensieri.

Ms Jeon: non serve che dici qualcosa tesoro, noi capiamo benissimo come ti senti
Mr Jeon: certamente... è come se, il mondo in cui hai sempre vissuto.... non lo senti più come tuo e ti senti sola in qualsiasi ambito che sia la sessualità o altro.

SY guardò i suoi genitori e fu in quel momento che si lasciò andare: le lacrime iniziarono a uscire dagli occhi e i singhiozzi iniziarono a farsi sempre più frequenti.
I genitori allora vedendo in che stato si trovava la loro preziosissima figlia, la abbracciarono senza pensarci un secondo.

Questo lato fragile di Soyeon stava uscendo per la prima volta e quest'ultima si sentiva improvvisamente... bene.
La paura del rifiuto e dell'odio aveva consumato Soyeon portandola al silenzio e al dolore, creando un vero e proprio mostro dentro di se.

La leggerezza e l'amore avevano nuovamente vinto a casa Jeon.
Niente più segreti, niente più bugie e niente più sospetti.

A casa Jeon sì... ma a casa Song?

~Yuqi

Soyeon e la sua famiglia erano appena usciti.
Erano rimasti solo Yuqi e il suo iroso pare.
La faccia dell'uomo cinquantenne era dipinta da un "rosso delusione": una specie di rosso carminio acceso.

Appena la signora Song chiuse la porta d'ingresso iniziò la sceneggiata del marito.

P. Yuqi: ALLORA? COS'È STA STORIA?

🄶🄸🅅🄴 🄼🄴 🅈🄾🅄🅁 - 🅈🅄🅈🄴🄾🄽Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora