Inganni

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CAPITOLO 17

Milly ascoltava la madre elencare tutte le cose da fare per il matrimonio. Esaltata dal successo del ricevimento di fidanzamento, Mrs Fletcher faceva mille progetti, uno più grandioso dell'altro. Milly era così impegnata con la sistemazione della casa da non riuscire a concentrarsi su nient'altro.
Non vedeva Jason da quindici giorni. Dopo le prime due lettere,  ricevute in seguito alla sua partenza, non aveva più avuto notizie. Lei continuava a scrivergli ogni giorno, pur sapendo che il giovane si stava impegnando a superare tutti gli esami nel minor tempo possibile. Le aveva promesso che sarebbe tornato spesso e lei aspettava con ansia il suo arrivo. La rincuorava che il padre incontrasse frequentemente Mr Kerr, perchè nel caso fosse accaduto qualcosa lo avrebbe saputo. In realtà, aveva notato nel genitore un certo nervosismo,  qualche giorno prima, ma essendo un uomo molto indaffarato, era probabilmente dovuto a qualche difficoltà sul lavoro. Eppure, la paura che Jason avesse dei ripensamenti non la faceva dormire la notte. Pensava ancora alla bellissima ragazza che aveva amato? L'amava tutt'ora? Avrebbe accettato, alfine, il suo aiuto per coronare il sogno d'amore con Lady Weston?

Il maggiordomo entrò nel salottino.
"Mrs Fletcher, Miss Milly, il conte di Tremain chiede di vedervi."
Milly saltò letteralmente dal divano, mentre la madre si alzava con calma. 
"Fatelo accomodare, Willkins, e portate il tè" ordinò la genitrice. Si rivolse quindi alla figlia:
"Contegno, mia cara, contegno!"

Jason entrò trafelato. Non era nemmeno passato da casa a cambiarsi. Doveva vedere, con urgenza, la fidanzata.
Milly si avvide subito della sua espressione furiosa. Si chiese per quale motivo fosse così arrabbiato. Mrs Fletcher fece un inchino, seguita dalla figlia.
"Che piacevole sorpresa, milord."
Lui continuava a fissare Milly con le sopracciglia aggrottate e la mascella tesa.
"Non volete accomodarvi?" insistette Mrs Fletcher. Jason prese posto di fronte alla fidanzata, mentre la madre di quest'ultima continuava:
"Siete tornato da molto?"

"In realtà, Mrs Fletcher, arrivo direttamente da Eton. Avevo il bisogno impellente, di chiedere alla mia fidanzata per quale ragione non ricevo sue notizie da ben dodici giorni!" concluse Jason, accusandola apertamente.
"Eravate tanto impegnata da non riuscire a scrivere due righe in risposta?"
Milly lo guardò confusa. Non l'aveva mai visto così arrabbiato e non capiva di cosa parlasse. Sentirlo riprendere quella formalità verbale, la preoccupò. "Io vi ho scritto ogni giorno, milord, ma ho ricevuto solo due lettere da voi. Ho pensato che foste troppo impegnato con gli studi!"
"Per questo non mi avete più scritto, miss?"
"Se aveste ascoltato ciò che ho detto, avreste capito che vi ho scritto ogni giorno, nonostante non ricevessi nulla, milord!"
"Quindi, dove sono le vostre lettere? Io non le ho ricevute!" rimarcò il giovane.
"Come io non ho ricevuto le vostre!"
L'aria tesa tra i due ragazzi convinse Mrs Fletcher a intervenire:
"Probabilmente, la corrispondenza è stata smarrita, milord!"

Il maggiordomo entrò portando il carrello con il tè.
"Willkins?" chiese Mrs Fletcher   "avete spedito tutte le lettere di mia figlia Milly?"
"Certamente, madame, le ho consegnate ogni giorno personalmente a Tony, affinchè le portasse all'ufficio postale. L'ultima proprio questa mattina."
"E avete consegnato a mia figlia quelle destinate a lei?"
"Le prime due le ho consegnate direttamente a Miss Milly. Le altre, come ordinato, le ho date a Scarlett."

Milly impallidì:
"Non ho mai ordinato che venissero affidate a Scarlett!"
Willkins, imbarazzato, cercò di spiegare:
"La vostra cameriera mi ha informato che eravate molto occupata, con il matrimonio e la restaurazione, perciò avete dato ordine che fosse lei a ritirate la vostra posta. Sono spiacente, Miss Milly, ma non avevo motivo di dubitarne."
Il povero maggiordomo era davvero afflitto.

"Suvvia, Willkins, si tratta certo di un malinteso" affermò Mrs Fletcher, rivolgendosi poi alla figlia "probabilmente le lettere saranno da qualche parte in camera tua, mia cara. Scarlett avrà pensato di alleggerirti. Vedete, milord, è con noi da molti anni ed è sempre stata irreprensibile."

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