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Macchina lucida, tu qua sei l'unica
Che mi fa oscurità e non mi fa vedere bene
La strada è umida, occhio, si scivola
Ti chiedo scusa, ma non rifare come ieri, no (No, no)
Lei mi chiama "stupido", ma richiama subito, ma richiama (Ma richiama, ma richiama, ma richiama)
Lei mi chiama "stupido", ma richiama subito, ma richiama

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Quel famoso sabato finalmente arriva ed io esco con Pietro. Andiamo al parco e ci accomodiamo su una panchina, vicino ad un laghetto.

"Allora..." Pietro comincia a parlare ma lo interrompo immediatamente.

"Senti ti chiedo scusa.. Intendo per la prima sera che ci siamo incontrati." sbotto prima che lui finisca di parlare e la cosa lo fa rimanere alquanto sbalordito, lo noto dalla bocca che resta leggermente socchiusa.

"Oh.. Non mi aspettavo delle scuse.. Da te.."

Da me? Dovrei per caso offendermi?

"Che vuoi dire con 'da te?' "

"Che da come ho capito sei abbastanza orgogliosa come persona." evidentemente vedendo la mia espressione un po' contrariata riprende a parlare.

"Non è assolutamente una predica, se è quello che stai pensando... Solo che lo capisco dai tuoi comportamenti perché anch'io sono orgoglioso, e non poco" mi fa un piccolo sorriso.

"Mh si un pochetto lo sono, ma non esageratamente.." alzo gli occhi al cielo.

"Però hai ammesso che lo sei" rivela fieramente gonfiando il petto e ciò mi fa ridere.

"Non capiterà tanto spesso. Non ti ci abituare." dico cercando di essere più seria possibile.

"Assolutamente, amore."

Amore.

Questa parola risuona così forte nella mia testa che tra un po' penso che mi scoppi il cervello. È uscita dalla sua bocca come una melodia. Una sola parola di cinque lettere ha avuto un effetto abbastanza forte dentro di me da farmi restare imbambolata.

"Stai bene?" a risvegliarmi dal mio stato di trance è la sua voce e la sua mano che sventola davanti agli occhi.

"Eh? Certo si, perché?" chiedo troppo frettolosamente.

"Nulla ti eri incantata a fissare il vuoto."

"Pensavo"

"A cosa?" risponde evidentemente curioso e nel mentre aspetta una mia risposta, mi offre una sigaretta.

"A questa nostra situazione. È strana..."

"Già, forse perché non siamo abituati." dice mentre aspira un tiro dalla sigaretta.

"Si esatto. Sarà così.." rispondo copiando la sua azione.

"Sento che vuoi chiedermi altro.. Dimmi"

Omg! È un mago oltre che un principe? Legge anche nel pensiero adesso?!

"Hai mai avuto una relazione seria?" chiedo cautamente.

Ma la sua reazione non era quella che mi aspettavo. Il suo viso cambia del tutto, come se si fosse incupito.

Avrò fatto un guaio, lo sento.

"Si." risponde netto guardando davanti a sé.

Però decido comunque di non insistere, non ne vorrà parlare.
Così annuisco semplicemente.

"E tu?" chiede tutto ad un tratto.

"Si, solo una."

"E cos'è successo?"

"Eravamo troppo diversi." faccio le spallucce.

"E tu perché.." chiedo ma Pietro mi interrompe.

"Scusami Luce, ma non mi fido a parlarne con te.. Per adesso. Non prenderla a male." mi risponde serio facendomi ammutolire.

"Certo, ci sta. Tranquillo." ammetto di esserci rimasta di merda.

Ma cosa potevo aspettarmi? Non è il mio ragazzo e non posso pretendere che mi racconti ogni evento, bello e brutto, della sua vita passata.

"Comunque è meglio che vada. Emma non ha le chiavi di casa, le ha dimenticate." mi alzo e anche lui lo fa.

"Va bene. Ti accompagno.. Che devo prendere anche la macchina dal tuo garage." e cosi mi poggia il braccio intorno le spalle iniziando a camminare verso casa mia. Dopo circa dieci minuti arriviamo e lui inaspettatamente mi lascia un bacio in fronte augurandomi una buona serata mentre sale in macchina.

Ok arrivati a questo punto penso che avrà davvero tanti ma tantissimi scheletri nell'armadio.

🌷🌷🌷

"Com'è andata col principino?" chiede Emma una volta sedute a tavola.

"Amo bene.."

"Però...?"

"Però secondo me avrà avuto qualche relazione andata a finire male."

"Perché?  Che ti ha raccontato?" chiede curiosa mentre addenta una fetta di pizza.

"In realtà nulla. Gli ho chiesto se avesse avuto relazioni serie e mi ha risposto con un semplice si per poi rivolgere a me la stessa domanda. E alla fine ha detto che non voleva raccontare cosa fosse successo perché di me non si fida del tutto."

"Amo ci sta, alla fine non vi conoscete benissimo.. Evidentemente è una questione un po' delicata per lui. Dagli tempo e vedrai che si fiderà di te." mi sorride confortevole.

"Mh mh si.. Ah, Dimenticavo! Gli ho anche chiesto scusa per il mio comportamento di quella sera." dico fiera del mio gesto super nobile.

"Aaaa brava la mia donna. E lui cosa ha detto?"

"Che non se lo aspettava perché mi ha già etichettato come 'ragazza orgogliosa' "

"Vabbè non si è sbagliato del tutto ahahaah"

La nostra serata continua tra chiacchiere, risate e verso le 23:30 il cin cin con la nostra solita tazza di camomilla e miele.

Camomilla e miele - Fares Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora