#31#
Se mi chiami, non ti sento
Se mi parli dentro un cerchio
Come in un telefono senza fili
Non ti fidi mai di me
Perché gridi?
So che vuoi rispondere🌷🌷🌷
È passata una settimana e Pietro non l'ho visto, ci siamo solo scritti un po' e nulla di più, mi ha detto che era abbastanza impegnato. Stamattina mentre mi dirigevo verso l'università mi arrivano delle richieste su Instagram da parte di due ragazze, che hanno come amici in comune anche i bnkr.
Ginevra e Huda.
Sinceramente parlando non so chi siano, i ragazzi non hanno mai parlato di loro, almeno in nostra presenza, ma comunque decido di cominciarle a seguire a mia volta.
Poco dopo mi scrive Huda.
"Ei ciao, piacere Huda. Sono un'amica dei bnkr44." sembra una ragazza apposto e così rispondo velocemente.
"Piacere mio, Luce. Strano che non ci siamo mai incontrate."
"In realtà io e Ginny, l'altra ragazza che ha cominciato a seguirti, questo mese siamo partire per uno shooting fotografico a Roma, dopodomani torniamo ad Empoli." ecco spiegato del perché non le ho mai viste.
"Capisco. Dobbiamo vederci allora."
"Ovviamente, sicuramente i ragazzi organizzeranno qualcosa e ne approfitteremo ahahaha."
"Si esattamente." continuiamo a parlare per un po' di tempo scambiandoci anche il numero.
Da quando faccio le cose così in fretta?
Da quando hai accettato un contratto dopo neanche averci pensato sú ventiquattrore ore.
Vero, confermo.
Tornata a casa noto Emma intenta a preparare il pranzo con addosso un grembiule e il viso tutto sporco di farina.
"Ahahaha cosa stai combinando? Hai creato un pasticcio." dico prendendo l'acqua dal frigorifero.
"Sto cucinando gli gnocchi. Li ho fatti io." ecco perché ha il viso sporco di farina.
"Interessante. Speriamo siano buoni almeno." scherzo ricevendo un occhiataccia da parte sua.
"Sicuramente lo saranno, mi sono impegnata. Comunque mi hanno iniziato a seguire due ragazze su Instagram, Ginevra e Huti... Huta... No ricordo."
"Huda, si anche a me. Sono delle amiche dei ragazzi. Ho parlato con Huda, tornano dopodomani siccome erano in un viaggio di lavoro." rispondo sistemando il casino che c'è sul tavolo.
"Adoro! Nuove amiche. Non vedo l'ora di conoscerle" annuisco sorridendo.
"Anch'io amore."
🌷🌷🌷
"Pronto?" rispondo leggermente assonnata. Si, dormivo. Sono le 15:07 ed io non avevo nient'altro di meglio da fare.
"Luce sono Pietro." sbarro gli occhi allontanando il cellulare all'orecchio e leggendo sullo schermo il nome del principino.
"Oh.. Ei." che imbarazzo.
"Dormivi? Non volevo disturbarti però sono giù casa tua." resto cinque secondi con la bocca leggermente spalancata per poi ricompormi.
"Uh.. Ehm... Arrivo!" e detto ciò stacco correndo giù rischiando anche di inciampare sui miei stessi piedi.
Meraviglioso come sempre.
Apro la porta e Pietro è lì davanti con la solita espressione seria sul viso.
"Scusami.. Dormivo. " dico facendolo entrare.
"Tranquilla, scusami tu.. Forse dovevo avvisarti prima di piombare qui." risponde grattandosi il collo con fare imbarazzato.
"Non fa niente davvero. Vieni dai." salgo di nuovo il camera, mentre il biondo mi segue a ruota.
"Emma non c'è?" chiede ed io nego col capo.
"È a Milano con sua sorella, l'ha accompagnata ad un concerto." annuisce sedendosi sul letto di fronte a me.
"Quale buon vento ti porta qui principe?" sorrido stropicciando gli occhi.
"Volevo vederti." dice nonchalant e mi fa restare di sasso.
"Capisco... Carino da parte tua." rispondo non sapendo esattamente cosa dire.
"Si, suppongo lo sia." sorride spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
"Pietro... Posso chiederti una cosa?" il ragazzo annuisce aspettando che io parli, e noto dal suo sguardo che è abbastanza curioso.
"Esattamente cosa siamo noi?"
"Luce... Possiamo essere il tutto e il niente. Dipende solo da noi." risponde per poi baciarmi dolcemente, sentendo già il rossore espandersi sulle mie guance... Come sempre, ormai.
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Camomilla e miele - Fares
FanfictionPietro e Luce, due ragazzi legati solo da un contratto, poi tutto cambiò. Si perdevano per ritrovarsi. Si lasciavano per riabbracciarsi. Si odiavano per amarsi. Erano molto strani. Tanto da far credere che il loro amore esistesse.