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Non sto bene, no
Sei pasticche dentro al mio bicchiere
Come lucciole la no'
Come lucciole la notte
Te, tu mi guardi e sono le
Otto di mattina e
Siamo troppo
Giovani da scoprire
Cosa vuole dire morire
Come farò senza le
Come farò senza le
Cose che mi vuoi dire?
Come se volessi poi dire
Tutto quello che vuoi te
Dire quello che vuoi te

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"Respira Luce... Tranquilla, stai calma" siamo tornate a casa da mezz'ora e durante il tragitto ho pianto come una bambina a cui hanno distrutto il suo giocattolo preferito. Adesso ci siamo accomodate sul mio letto, sono abbracciata ad Emma e la situazione non è migliorata per niente. Ci sono rimasta malissimo per le parole di quel principino arrogante.

"Stai meglio?" mi chiede dopo infiniti attimi di silenzio la mia migliore amica.

"Diciamo di sì. Come può essere così... Così stronzo!" tiro su col naso mentre Emma sorride dolcemente.

"Mi dispiace amore... Non merita le tue lacrime." ed io annuisco semplicemente.

Sono così fortunata ad avere Emma nella mia vita, ci siamo conosciute in terza elementare siccome cambiai classe e capitai nella sua. Era una bambina abbastanza silenziosa esattamente il mio opposto ma comunque riuscimmo a diventare molto amiche, tant'è che da quel momento non ci separammo più.

"Vorrei tornare a quella sera e magari non so... Fingermi malata per non accompagnarti a quella stupida festa snob." sbuffo sentendo di nuovo gli occhi riempirsi di lacrime.

Poi mi chiedono perché non mi fido degli uomini. Abbiamo avuto tutti la dimostrazione che nessun uomo è santo. Si dice spesso che le ragazze sono peggiori, ma loro neanche scherzano eh.

"Mi dispiace amore, non avrei dovuto forzarti nel venire con me." sospira Emma e non posso fare a meno di sospirare anch'io.

"Tranquilla Emmì, ormai il danno è fatto e sto cercando di rimediare. Spero che al più presto finisca tutto. " la mia amica annuisce alla mie parole mentre mi carezza i capelli.

"Ti va un po di gelato?" nego con il capo.

"Sinceramente no, ho lo stomaco chiuso."

"Capisco, guardiamo un film?" continuo a negare.

"No amore, ho un mal di testa assurdo. Non ho voglia di fare nulla." la mia amica sorride mentre riprende a parlare.

"È la forza dell'amore." ed io la guardo come se mi avesse chiesto di prestarle dieci milioni di euro in contanti.

"Ma sei matta?! Ahahahha assolutamente no. Mi ha trattato, neanche un'ora fa, di merda e tu sei convinta ancora che tra noi ci sia l'amore?" chiedo retoricamente con un sopracciglio alzato.

"Si e ne sarò convinta per sempre." mi risponde fermamente a tono.

"Tu sei pazza davvero. Non ci sarà niente tra noi, anzi... Stavo pensando di annullare il contratto." confesso e per poco ad Emma non escono gli occhi al di fuori delle orbite.

"Ma la pazza sei tu! Perché?"

"Perché? Amo mi ha trattato malissimo... E spesso ha atteggiamenti di questo tipo, però non così esagerati come stasera fortunatamente. E sinceramente la mia dignità e salute mentale hanno un limite."

"Si amo, hai ragione. Non voglio assolutamente giustificare i suoi atteggiamenti però cerca di metterti nei suoi panni. Non dico di scrivergli un messaggio perché la tua dignità vale di più ma non dovresti, secondo me, neanche annullare un contratto. Aspetta magari che lui ti scriva e in base a ciò vedi come comportarti." mi consiglia Emma ed io annuisco essendo d'accordo con le sue parole.

Camomilla e miele - Fares Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora