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Sempre fuori a fumare sdraiati
Su quei fiori coi capelli legati
Che vuoi fare? Siamo due disperati
Che si cercano nei posti peggiori
Mai, mai, mai, mai io ti rivedrò
Ma se ci stai sono libero
Oggi soltanto qua è un incubo
Meglio stare in giro da soli

                            🌷🌷🌷

Quarto mese come finta fidanzata.

La situazione si sta stringendo e i miei sentimenti si stanno espandendo.

E non va bene.

Assolutamente no.

Zero.

Con Emma ho conosciuto Huda e Ginevra, una mattina in cui non avevamo lezione all'uni così potevamo trascorrere la mattina a chiacchierare tranquillamente senza ulteriori pensieri per la testa.

Sono due ragazze splendide, e siamo diventate in circa, quindici giorni, molto amiche.

Abbiamo organizzato varie uscite anche con i ragazzi, tutti insieme appassionatamente, all'ottobit e stasera è una di quelle serate abbastanza movimentate.

"Amore" Emma entra velocemente in camera mia con  un vestito, che così non può essere definito siccome è corto e lascia poco all'immaginazione.

"Dimmi amore" le rispondo continuando ad esaminare i miei vestiti, essendo indecisa tra alcuni di essi.

"Nulla devo prendere la piastra, se vuoi ti presto qualcosa io da indossare.." ed io la guardo con un sopracciglio alzato.

"Cos'hanno i miei vestiti che non vanno?" mi rivolgo con una punta di acidità e lei se ne accorge, tant'è che sospira.

"Nulla ma volevo farti apparire più appariscente, sai.. Per farti vedere con occhi diversi da Pietro."

Occhi diversi?

"Che intendi "con occhi diversi"? " chiedo sinceramente confusa.

"Che magari.. Vedendoti vestita in modo più provocante..." non la lascio neanche finire che chiudo, in modo non molto grazioso, le ante dell'armadio.

"Non ci tengo ad essere provocante ai suoi occhi. Pietro non è un ragazzo  che, con un vestitino striminzito qualsiasi, cade ai tuoi piedi, come fanno altri ragazzi. " dico seria alludendo alle sue frequentazioni passate mentre la mia amica annuisce restando senza parole.

Forse sono stata un po' dura?

Si, sei stata una stronza.

"Va bene Luce, vado a finire di prepararmi." e detto ciò esce da camera mia mentre io resto immobile non sapendo che dirle.

Mi sento una merda.

Alla fine opto per un completo bianco molto semplice, scarpe della Nike bianche e nere e pochette nera.

Semplice e carino.

I capelli lisci sciolti e un filo di trucco, come sempre mai esagerato.

Dopo essermi guardata mille volte allo specchio, arriva un messaggio da parte di Duccio sul gruppo che abbiamo con i ragazzi, e dice di scendere che ci stanno aspettando in macchina nel nostro vialetto.

Quando vado in salone, di Emma non c'è neanche l'ombra e noto quando chiudo la porta di casa che lei è già nell'auto di Andrea.

Penso di averla fatta grossa per non essere neanche aspettata dalla mia migliore amica.

Sospiro ed entro in macchina di Duccio che mi saluta dolcemente, come al solito.

Nei sedili posteriori ci sono Marco, Huda e Dario che dopo avermi salutato iniziano a parlare tra loro mentre io resto in religioso silenzio.

Camomilla e miele - Fares Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora