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-"Non ho ancora idea di come tu abbia fatto ad avere un permesso nonostante quel casino"

La settimana era trascorsa bene per Louis, gli effetti della psicosi andavano ad attenuarsi sempre di più col passare del tempo, questo lo spinse a chiedere ad Harry  un appuntamento serio. Il riccio nel sentire una proposta simile ne fu elettrizzato tanto che si propose di scegliere lui stesso il posto all'insaputa di Louis.

-"So essere molto convincente"

Era venuto a prenderlo in auto e con se  aveva portato un mazzo di rose che gli diede dopo essersi salutati.
Harry era stupendo, indossava una blusa nera e dei pantaloni bianchi, il confronto con i semplici pantaloni e maglietta di Louis era schiacciante, lui stesso aveva dovuto arrangiarsi con ciò che aveva portato con se in struttura sicuramente non si sarebbe aspettato il bisogno di indossare una camicia:
"Sei stupendo"  disse sinceramente Louis.

Il riccio di risposta sorrise guardando altrove .
-"Grazie, anche tu"
Louis si avvicinò, non si trattenne dal darli un leggero bacio sulle labbra.

-"Mai quanto te" 

Saliti in macchina continuarono a parlare e stuzzicarsi l'un l'altro, per quell'arco di tempo tutto sembrava scorrere perfettamente Louis si sentiva quasi una persona normale.
Ma quello status era solamente fittizio è temporaneo, nella realtà Louis non poteva permettersi di ignorare i suoi problemi, non aveva ancora aperto quella misteriosa lettera che celava nel suo cassetto ormai da giorni e questo lo tormentava.
Era un qualcosa che odiava profondamente di se : non avete il coraggio sufficiente per prendere delle decisioni.

-"È già la seconda volta che usciamo pubblicamente insieme non è che in struttura iniziano a girare pettegolezzi?"
Il sorriso di Harry era in grado di distrarlo da qualsiasi cosa.

-"Molto probabile" 

-"Il primo a sospettarlo secondo me è quel tipo che abbiamo incontrato l'altro giorno, hai visto come ci guardava?" Harry gesticolava tranquillamente come se non stesse guidando un'auto: "Non mi sorprenderei se domani mi licenziassero dal corso"

-"Il mio psicologo è un tipo strano guarda tutti in quel modo. E sono sicuro che non perderai il tuo "lavoro non-retribuito" . Anche perché non troverebbero nessun altro sostituto".

Entrambi risero di cuore, Louis si sentiva a sua agio e prospettava un uscita tranquilla

Non poteva immaginare quel che sarebbe successo da lì a poco.

Dopo aver guidato per qualche ora Harry gli rivelò il posto da lui scelto per quella sera.
Si trattava di un ristorante in riva al mare parecchio lussuoso. Si irrigidì al pensiero che molto probabilmente non avrebbe potuto permettersi di mangiare in un posto del genere, soprattutto con i pochi soldi che aveva da parte nel conto. Si vergognava nell'evidenziare quella problematica così non disse nulla.
-"Stasera non devi preoccuparti di nulla il ristorante è della famiglia di Niall ci vado da anni, in più la sua famiglia mi adora e mi fanno pagare la metà" Concluse la frase con una risata.
Era facile crederlo chi non avrebbe potuto amare quel ragazzo.

Entrati nel ristorante esso presentava una struttura quasi totalmente all'aperto, il sole che tramontava conferiva un'atmosfera quiete e di calma. Entrambi seguirono il cameriere che gli mostrò il proprio tavolo assegnato: si trovava nella zona più a ovest del terrazzo affacciato sul mare.
Il tavolo era addobbato con delle candele e un vaso vuoto, fu Harry che aggiunse dei fiori che aveva sfilato dal mazzo dato a Louis.
-"È tutto così..." gli mancarono le parole nel realizzare che si trovava seduto in quel ristorante affianco ad Harry: "perfetto"
Harry sorrise.

something in the darkness  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora