Danielle venne svegliata di soprassalto dalla porta che si apriva: erano i suoi genitori. La madre corse subito verso il letto e la abbracciò dicendole:
-Ciao Danielle, come stai cara?
-Un po' scombussolata ma nel complesso bene.
-Sono felice di non aver incontrato Smith. Probabilmente mi sarei sporcata la fedina penale. Quell'uomo ti ha messo in pericolo.
-Lo so, ma non l'ha fatto apposta.
A quel punto intervenne il padre, molto più scuro in volte della moglie.
-Si, ma è successo. E non doveva succedere. Non vogliamo perderti, indi per cui vogliamo che lasci il tuo posto in polizia.
Danielle se lo immaginava che avrebbe sfruttato questa vicenda, quindi non perse tempo a replicare:
-Papà, ti prego. Capisco che siate sconvolti, ma..
Il padre interruppe Danielle:
-Niente ma, adesso basta. Non intendiamo seppellirti.
-Lo so che non mi volete seppellire, ma, scusa se te lo dico, trovo spregevole sia approfittare della mia presenza in un ospedale per insistere nel privarmi del lavoro che mi piace sia che mi dice che lo volete mettendo in mezzo la mamma quando invece sei sempre e solo tu. Non è giusto, capisci?
Il padre si stava arrabbiando:
-Non rigirare la frittata facendomi passare per un mostro; vuoi anche accusarmi di essere contento che tu sia qui?
-Non dico che sei contento, però hai visto tutto questo come una buona occasione per convincermi a lasciare il posto. Se fossi davvero spaventato e preoccupato adesso non staresti a pensare al lavoro. Non so se ci hai fatto caso, ma non hai chiesto alcuna informazione sulla mia salute.
L'uomo rimase male a sentire quelle parole; rimase qualche istante in silenzio, poi riprese:
-Mi basta sapere che sei fuori pericolo e questo lo sapevo già, avevo troppa ansia per fare un terzo grado in ambito medico, dove non ne capisco nulla. Ho parlato del lavoro perché hai corso un rischio gravissimo e questo ancora mi sta facendo tremare. Mi arrabbio perché vuoi insistere nonostante tutto.
Danielle si fermò ad osservarlo: c'era sincerità nei suoi occhi lucidi e in un certo qual modo comprendeva che si fosse arrabbiato.
-Ti capisco. Mi dispiace avervi fatto preoccupare.
-Non ci pensare più adesso. Piuttosto, cosa pensi di fare dopo che ti avranno dimessa?
- Tornerò a lavoro.
La madre e il padre si guardarono con un'aria rassegnata.
-Non fate quella faccia. Non sono una libera professionista, non posso mettere un cartello con scritto "chiuso fino a".
La madre di Danielle le rispose:
-Non puoi prenderti una pausa?
-Si possono prendere pause per altri motivi.
La donna, sconcertata, le domandò:
-Rischiare in questo modo non è un buon motivo?
Danielle le spiegò:
-Mamma, si può chiedere una pausa dopo un'incidente importante, una sopravvenienza familiare, una malattia.
-Il tuo non sarebbe un incidente importante?
-No se mi possono dimettere già domani. Quel serpente non era poi così pericoloso. Se mi avesse morso un cobra sarebbe stato diverso.
-Già, è vero, se ti avesse morso un cobra, cosa che poteva benissimo succedere, saresti morta ora.
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Progetto Di Vendetta
Mystery / ThrillerDanielle è una poliziotta che ha da poco ripreso servizio nel commissariato dove lavorava per una sospensione. Appena rientrata, trova il commissariato sconvolto: è scomparso un suo collega. Danielle, con il fidato collega Robert, capisce, dopo una...