Parte 4

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La biblioteca comunale era molto apprezzata da Danielle, in quanto spaziosa e ricchissima di libri di ogni genere, dalla musica fino alla fisica passando per la letteratura e il diritto. Lei la frequentava da piccola, ma alla fine non se l'è mai goduta fino in fondo: andava diretta solo verso i libri scientifici, soprattutto quelli sulla chimica, senza considerare che la cultura era fatta anche di altro. Ora però avrebbe rimediato, anche se le sarebbe piaciuto farlo per una ragione diversa. Iniziò a girovagare per gli scaffali alla ricerca di libri, riviste o di qualunque altra fonte, sulla storia della città e, fortunatamente, non ci mise molto a trovare del materiale, che prese per poi si dirigersi subito verso un tavolo vuoto. Era ottimista: su 2 libri di circa 200 pagine ciascuno, qualcosa doveva pur esserci in merito a quella leggenda. Il primo libro non conteneva alcun riferimento, parlava solo di quartieri, siti che potevano attrarre i turisti, festival ecc. , quindi Danielle, un po' delusa ma non ancora sconfitta, aprì il secondo libro. Sfogliando in maniera un po' superficiale tanto per capire gli argomenti trattati ( se non c'erano accenni alla storia se ne sarebbe andata, perdere tempo lì non giovava a nessuno), notò una foto del famoso boschetto dove scorreva il Devil's River. Non perse un secondo e si mise subito a leggere l'articolo dedicato. 

Signori lettori, quello che vedete in foto è il paesaggio naturale più temuto di tutta York. Come vedete, è caratterizzato da una vegetazione foltissima, difficile, anzi, direi più o meno impossibile, da attraversare, fatta di alberi molto alti che ospitano molte specie di volatili  e di arbusti ricchi di rami taglienti. Se però pensate che l'inquietudine che mette questo luogo soltanto a guardarlo in foto finisca qui vi sbagliate: al di là del bosco scorre un pericoloso fiume che, non a caso, è chiamato il Devil's River. Le sue acque, almeno in quel tratto, scorrono molto veloci e sono anche molto profonde. La cosa migliore sarebbe non avventurarsi in questo posto, ma chi è amante dell'estremo e ride in faccia al pericolo, come diceva Simba de "Il re leone", può anche farlo, ma a suo rischio e pericolo. Chi cade nel fiume non tornerà mai più, o almeno così dice la leggenda. Siete avvisati. 

Danielle era soddisfatta, ma in parte. Si accennava alla leggenda, ma nulla sul suo contenuto. L'unica cosa da fare era continuare a cercare, così iniziò a leggere tutte le pagine successive con molta attenzione, ma non c'era null'altro. La poliziotta decise quindi di chiudere i libri e di rimetterli al loro posto, ma  il momento di andarsene ancora non era arrivato, perché c'erano anche giornali e riviste storiche e, visto che la speranza è l'ultima a morire, Danielle si mise di nuovo ad indagare. Questa volta però non trovò niente di niente. Possibile che non c'era alcun riferimento preciso da nessuna parte? Per quale motivo? In preda a queste domande, Danielle lasciò la sala e si incamminò verso l'uscita, ma all'improvviso le venne l'idea di chiedere spiegazioni alla signora che ci lavorava. Aveva l'aria di essere molto colta ed era sulla sessantina, quindi poteva essere una buona idea parlarle. Si avvicinò e cominciò.

-Scusi signora, potrei farle una domanda?

-Certo, mi dica pure. 

-Sto cercando delle informazioni sulla leggenda del Devil's River, ma non ho trovato molto. Lei saprebbe dirmi di più?

La signora fece un'espressione che Danielle non sapeva decifrare. 

-Come mai me lo chiede?

-Questioni personali di cui non posso parlare. Mi può aiutare?

-Io no, però forse il direttore del museo della città lo può fare. 

-Grazie mille signora. Buona giornata. 

Danielle era felice. Aveva una pista da seguire, ma questa volta non avrebbe fatto nulla da sola. Il giorno dopo, a lavoro, ne avrebbe parlato con il commissario Smith e con i colleghi. Guardò l'orologio: le 13.30, l'ora di pranzo. Tornò a casa e si cucinò un buon piatto di pasta. Il pomeriggio lo trascorse a cercare informazioni sul museo e sul direttore. Si chiamava Simon Perry, nato nel 1966 a York, laureato in storia e archeologia con il massimo dei voti all'Università di Oxford. Danielle pensò tra sé e sé che doveva essere una persona molto esperta e preparata. Questa volta sentiva di aver fatto centro. O di esserci almeno andata molto vicina. 

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