Parte 1

18 2 4
                                    

Quel giorno era davvero splendido, senza una singola nuvola a rubare il cielo al Sole, perfetto per andare a correre. Un'attività sportiva, la corsa, molto semplice, ma Danielle la apprezzava, la considerava la cura perfetta per lo stress, che ultimamente era molto presente nella sua vita. Stava infatti vivendo un periodo negativo a livello lavorativo: aveva  ricevuto un provvedimento disciplinare dal commissario Smith, il suo superiore, che consisteva nella sospensione dal servizio per 70 giorni. Danielle sapeva che aveva violato le regole del suo lavoro di agente di polizia, ma se così non fosse stato ci sarebbe un assassino a piede libero in città, che avrebbe potuto colpire di nuovo; aveva provato a sottolineare questo, ma Smith, un uomo molto severo, non volle sentire ragioni e la sospese, per cui, a malincuore, altro non poté fare che posare sulla scrivania del commissario pistola e distintivo. Comunque, quei giorni erano ormai passati e all'indomani sarebbe tornata a fare il lavoro che tanto amava e per cui a tanto aveva rinunciato. Danielle era felice di ritornare, ma la sua gioia era mischiata anche all'ansia: temeva che il suo collega, nonché amico d'infanzia, Robert, non avrebbe più voluto lavorare al suo fianco dopo quanto accaduto. Sapeva di non volerlo né poterlo perdere, lo stimava molto ed era l'unico suo alleato in commissariato, in quanto, a differenza degli altri agenti, non le faceva pesare il fatto che era l'unica donna a lavorare lì con loro. Una volta tornata dalla sua corsa, Danielle si fece una doccia e telefonò alla sua pizzeria di fiducia per ordinare una margherita, che poi divorò in un'istante. L'attività sportiva le faceva sempre venire un grande appetito. Rimase un po' sveglia sul divano a vedere la tv e alle 21 e 30 circa andò a letto. Doveva essere riposata per tornare al lavoro. 

Progetto Di VendettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora