Ibuprofene

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«Jaco! Ja! Jacopo alzati o faremo tardi!!»

È il terzo giorno di lavoro nell'azienda dove suo padre ha convinto un suo vecchio amico ad assumere in prova i gemelli, e come ogni mattina Simone butta giù Jacopo dal letto.

«Simò eddaje- mugola stropicciandosi gli occhi- che palle che sei»

«Che palle tu Jaco! Tra 45 minuti dobbiamo timbrare il cartellino, e tu sembri un procione in letargo!»

Meno male che almeno uno dei due è preciso e puntuale, perché se fosse per Jacopo, avrebbero fatto ritardo già il giorno del colloquio.

Simone lo fissa, in piedi di fianco al letto, con le mani sui fianchi, un espressione tutto fuorché amorevole e batte con la punta del piede sinistro insistentemente sul pavimento, in attesa che il fratello dia segni di vita.

«Se non ti alzi entro 5 minuti me ne vado! Poi vieni a piedi!»

«Va bene va bene mi alzo» si siede sul letto stiracchiando le braccia e sbadigliando ancora ad occhi chiusi

«MUOVITI! Ti aspetto giù»

«Lo devono fa santo a quer pischello che te se sopporta» brontola Jacopo tra se e se mentre il fratello lascia la stanza per recarsi al piano di sotto

«Guarda che ti ho sentito!» gli urla in risposta Simone dalle scale

Dopo una doccia veloce, un caffè volante e una sistemata ai ricci, Jacopo raggiunge Simone che lo attende già in sella alla vespa con tanto di casco e un occhiata scocciata

«Ce l'hai fatta, sei irrecuperabile Dio»

«O dai statte zitto e andiamo, la ramanzina de prima mattina proprio no eh»

Si allaccia il casco e partono in direzione lavoro.

Riescono ad arrivare appena 5 minuti prima dell'orario stabilito per attaccare, si recano negli spogliatoi e mentre si stanno allacciando il camice la voce di Antonio, il responsabile del personale, irrompe nella stanza

«Buongiorno ragazzi, allora oggi cambio di programma, vi aspetto entrambi in area 2, ho bisogno che mi coprite due persone per un'oretta»

«Antò ma la nostra è l'area 1, io non so manco come ce se move nella 2» replica Jacopo confuso

«Lo so Jacopo, si tratta di un'oretta, mi mancano due dipendenti, poi tornate in area 1 tutti e due»

I gemelli si scambiano uno sguardo d'intesa e annuiscono alle spalle di Antonio che sta già lasciando la stanza. Mentre spinge l'anta dello spogliatoio per recarsi nel corridoio però, si volta puntando un dito nella loro direzione

«E me raccomando che oggi rientra il caporeparto della 1, è un po' ignorantello ma è tranquillo »

«Annamo bene» sbuffa Jacopo dirigendosi verso l'uscita, seguito da Simone

-

Manuel arriva sul posto di lavoro con 10 minuti di ritardo, ma se ne sbatte tanto è caporeparto.

«Buongiorno Vittò» fa verso la signora che lavora sulla linea in area 1 con lui.

È una signora sulla sessantina, prossima alla pensione che lo ha preso a cuore, come fosse suo nipote. Lavora lì da anni, da quando era una ragazza ed entrò in sostituzione di sua sorella trasferitasi in alt'italia.

«Manuè bello de zia vie qua fatte da mbacio- lo stritola in un abbraccio- com'è andato il viaggio?»

«Bene bene tutto bene, mo lasciame Vittò che me stai a soffocà» sorride mentre gli lascia un buffetto sulla guancia

Care ||  Simuel AU Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora