Amoxicillina

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Simone fa il suo ingresso nella stanza di Jacopo col cuore che martella nel petto, ha dato il cambio a Laura che gli ha lasciato il posto per potergli permettere di stare con lui.

Muove qualche passo nella stanza e subito scorge la figura del fratello che volta il capo nella sua direzione e gli sorride «Testa de cazzo vie qua» allarga le braccia per quel che riesce e lo accoglie in un abbraccio.

Simone fa attenzione a non stringere per non recargli dolore, socchiude gli occhi ed inspira il suo profumo, si lascia andare a qualche lacrima «piagni perché sei felice o perché ancora non me so levato dalle palle?» cerca di alleggerire la tensione Jacopo.

«Coglione» si stacca sorridendo e tirando su col naso «sono morto di paura Jaco» si accomoda sulla sedia al fianco del letto.

«Sto bene Simo» cerca il suo sguardo «cioè bene è nparolone, so tutto intero però»

«Mi dispiace Jaco» abbassa lo sguardo Simone «non doveva succedere, mi sento una merda perché è anche colpa mia. Manuel pure ieri era su di giri perché poteva finire veramente male e-» viene interrotto

«Dov'è adesso?» chiede interrompendo il suo flusso di parole «Manuel intendo»

«Qui fuori, è venuto con me»

«Me lo fai entrare un attimo?» si fa serio in volto, e Simone inizia ad avere timore, perché conosce Jacopo e sa quanto il senso di protezione nei suoi confronti lo spinge a volte ad essere duro con chi gli sta intorno «du minuti Simò, je devo chiede giusto mpaio de cose».

Simone annuisce, si alza dalla sedia e fa per uscire dalla stanza, ma si ferma poco prima di farlo «Jaco, pe-per favore non prendertela con lui»  lo supplica con gli occhi lucidi, in risposta ottiene solo un assenso silenzioso.

Manuel varca la soglia della stanza e si siede affianco a Jacopo che lo guarda senza dire niente.

«Oh Ja, come stai?» osa chiedere

«So stato mejo, sicuramente» nota il tono di voce serio e poco giocoso che non è solito di Jacopo «Sapemo tutt e due quello che è successo no?» continua.

«Me dispiace, nvolevo che s'arrivava a questo» ammette Manuel con un filo di voce, ma viene interrotto «nme ne frega un cazzo se c'ho preso le mazzate Manuè, quello che me fa gira i coglioni è che qua ce poteva sta Simone, lo sai pure te».

«E secondo te io so felice?» replica Manuel che sta iniziando a sentire l'agitazione montare nel petto «non potevo immagina, lo sai».

«Certo che lo so, nte ne sto a fa' mica na colpa» subito mette in chiaro Jacopo per evitare fraintendimenti «però vojo sape na cosa, ecco perché t'ho chiamato»

Manuel fa segno di continuare con la mano.

«O sapevi che era ntipo violento?»

«No!» si affretta a rispondere Manuel «cioè un po' fumantino ma non ha mai arzato ndito co nessuno, almeno che io sappia»

«Mo tocca trova nmodo pe rovinallo però, perché io nce passo sopra Manuè» scuote la testa guardandolo negli occhi «non posso dormi tranquillo se so che se po avvicina a mi fratello, sto pezzo de merda» poi ha un attimo di realizzazione «che poi è pure n'avvocato»

«eh» annuisce Manuel abbassando lo sguardo

«Bella merda!» esclama «chi ce s'affiderebbe a no stronzo così!? Manco i criceti» e riescono ad accennare un sorriso, poi Jacopo continua «Simone come sta?»

«S'è spaventato, ma sta co me, quindi nte preoccupa pe lui»

«C'hai la cosa più preziosa della vita mia tra le mani Manuè» si fa serio in volto «nme fa penti de sta fiducia. Non lo lascia solo manco nminuto, me lo devi promette» lo fissa dritto negli occhi.

Care ||  Simuel AU Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora