Run After Spin Off di Running with the wolves

15 Trekking

Donovan

La partita con i Bears di Toronto non sarebbe stata semplice.

Ogni competizione non era mai uguale a quella precedente, anzi. Bisognava studiare uno specifico piano tattico in base all'avversario.

La trasferta in un'altra città implicava sempre una fatica maggiore.

Inoltre il clima canadese era ben più freddo rispetto a quello della California e quella non era la temperatura ideale per una comitiva di ragazzi californiani che tutto quello che volevano, era lasciarsi baciare dal sole.

Quando quella mattina raggiungemmo il San Diego Stadium per l'ultimo allenamento prima della partenza, io e Blair fummo investiti dalle domande curiose del Capitano.

- Che cazzo vi è successo? – mi chiese Torres esaminando il mio occhio nero con attenzione.

Mi strinsi nelle spalle e lanciai un'occhiata di avvertimento a Blair.

- È colpa mia. Uno stronzo ha fatto una battuta di troppo e ci siamo picchiati. Purtroppo anche Blair era lì con me...- dichiarai svuotando il mio borsone.

Gli occhi di Gabriel si ridussero a due laghi incandescenti. Era arrabbiato.

- Ma quando cazzo crescerai, Donovan? Sei assurdo! Se non ti conoscessi da sempre chiederei al coach Carter di prenderti a calci in culo e buttarti fuori dalla squadra! – sbraitò Gabriel sempre più infuriato. Poi mi diede una spallata e mi oltrepassò imprecando.

Tirai un sospiro di sollievo e mi voltai verso Blair che non aveva proferito una parola.

- Poteva andare peggio – ebbe a dire grattandosi il mento.

Richiusi l'armadietto con uno scatto secco e mi infilai l'uniforme per allenarmi non poi così convinto.

Torres raramente lasciava correre.

Mi sedetti sulla panca di metallo e mi infilai le scarpe.

Il mio cellulare trillò ed io mi affrettai a prendere il dispositivo.

Quando lessi il messaggio non potei fare a meno di sogghignare.

Sam

Sei un animale, Donovan.

Ho segni ovunque

Scoppiai a ridere e provai ad evitare lo sguardo sornione di Blair mentre rispondevo.

Donovan

Potrei dire lo stesso di te.

È come se avessi lottato con una gattina

- Ci andiamo a Kumeyaay Campground? – stava dicendo Blair.

Misi da parte il cellulare e mi alzai in piedi scrutandolo interrogativo.

- La prossima settimana avremo due giorni liberi...avevo pensato di andare in campeggio. Trekking, tenda e birre. Nancy e i ragazzi della squadra hanno già detto di sì – spiegò Blair infilandosi i parastinchi.

Ci incamminammo lungo il passaggio che conduceva verso il campo da rugby e prima di entrare in campo, gli strizzai l'occhio dicendo.

- Ci penserò, Blair...- dissi, poi mi voltai verso di lui e lo chiamai – E... Blair? –

- Che c'è amico? – ebbe a dire voltandosi appena.

- Grazie per non aver detto niente – affermai.

- Figurati. Puoi sempre contare su di me – disse.

Quando raggiunsi i miei compagni, il coach Carter non mi risparmiò la sua solita guardata furiosa, ma io lo ignorai e mi infilai il paradenti.