32 La strada per l'inferno

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Donovan





Il problema si presentò quando rientrammo in hotel.

Capitava che io e Torres dividessimo la stessa camera in alcune trasferte e in quelle occasioni esisteva un sodalizio muto.

Una sorta di codice dei Lupi.

Se si presentava la fidanzata o la ragazza di turno, uno dei due sloggiava in un'altra stanza.

Peccato che in quella circostanza tutte le camere fossero occupate.

Dati gli ultimi sviluppi, l'alternativa più praticabile sarebbe stata una.

Io e Torres in una stanza.

Andrea e Sam in un'altra.

- Posso dormire con Sam – ebbe a dire Andrea beccandosi lo sguardo infelice di Torres.

Sapevo che il Capitano non vedeva l'ora di starsene con la sua Ginger ed io, essendo il migliore amico che ogni persona esistente sulla terra potesse desiderare, mentre eravamo tutti e quattro alla reception, dichiarai con disinvoltura – Non ho problemi a dividere la camera con Sam –

In fondo lo facevo per Gabriel.

Sei poco credibile, urlava il mio io interiore.

I tre si voltarono verso di me ad occhi spalancati ed io mi strinsi nelle spalle dicendo – Che c'è? Non sarebbe la prima volta. E poi la maggior parte delle camere ha letti separati –

Sam fece per aprire la bocca per dire qualcosa, ma io la troncai con antipatia – A meno che tu non abbia dei problemi di controllo...riesci a stare in una stanza senza saltarmi addosso? –

Torres scoppiò a ridere, ma sia Sam che Andrea si voltarono verso di lui con lo sguardo torvo.

Sam aveva le guance rosse quando si allungò per prendere una delle chiavi e ribatté acida – Hai una stima troppo alta di te stesso se pensi che io possa avere difficoltà a dividere la stanza con te...-

Gabriel e Andrea avevano preso le scale, mentre noi eravamo accanto all'ascensore.

Risi, ma era una risata canzonatoria.

- Anche perché, che io sappia, ti viene facile dormire nella stanza di chiunque. Perché dovresti avere dei problemi a dividerla con me? - insinuai in tono provocatorio.

Entrai in ascensore senza guardarla e attesi in silenzio che lei mi raggiungesse.

Mentre le porte si richiudevano la sentii mormorare con asprezza - Fammi una cortesia. Non rivolgermi più la parola –

Incrociai le mani dietro la schiena e rimasi con gli occhi puntati sulla parete metallica.

- Non ti illudere. Non ho nient'altro da dirti – sbottai.

- Bene! – esclamò lei.

- Bene! – ripetei io.

Quando entrammo in camera gettai il borsone a terra e sprofondai nel divano, accendendo la TV.

Sam si sfilò le scarpe e si legò i capelli in una coda alta.

La spiai mentre trafficava nel bagaglio che il fattorino le aveva consegnato e la vidi tirare fuori il cambio di vestiti.

I ragazzi ci avrebbero aspettato nella Hall dell'albergo per andare a festeggiare la vittoria dei play off.

Mentre lei era in bagno, indossai dei jeans sbiaditi e una camicia bianca. Arrotolai le maniche sulle braccia e mi sistemai i capelli alla buona. Ma erano sempre ribelli, non potevo farci molto.

Run After Spin Off di Running with the wolvesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora