Sam
Guardai il mio riflesso allo specchio e fui soddisfatta da quello che vidi.
Avevo legato i capelli in una coda alta e messo solo un po' di rimmel sulle ciglia. Spiai Donovan con la coda dell'occhio e trattenni un sospiro. Si stava infilando le scarpe. Indossava solo dei jeans aderenti ed era ancora a petto nudo. Sprizzava virilità. Fin troppa virilità per la mia quiete mentale a quell'ora del mattino.
Il mio sguardo era un'amorevole perlustrazione e il suo corpo muscoloso, un accogliente terreno.
Aveva i capelli biondi ancora umidi per via della doccia e un velo di barba che gli dava un'aria un po' rude.
Improvvisamente Donovan si alzò e procedette verso la cassettiera per prendere una t-shirt ed io ne approfittai mentre i miei occhi percorrevano il petto solido e liscio.
In faccia, Sam. Lo devi guardare in faccia.
Arrossii e distolsi lo sguardo nella speranza che quei due laghi smeraldo non si fossero accorti del mio attento esame.
- Pronta, babe? – mi chiese infilandosi una leggera giacca di pelle da sopra la t-shirt.
Io assentii e feci un passo verso di lui, sollevandomi sulla punta dei piedi per toccargli l'occhio che stava via via cambiando colore.
- Ti fa male? – lo interrogai con dolcezza.
Donovan fece un sorrisino e replicò – Non è il primo occhio nero che mi fanno...-
- Sì, ma è il primo per colpa mia – dichiarai in tono sommesso.
Donovan sorrise e si grattò il mento con l'aria di chi la sapeva lunga.
- Qui ti sbagli, Sam – obiettò.
Alzai la testa di scatto per guardarlo e scossi il capo senza capire.
- Che significa? – gli chiesi.
Donovan fece una smorfia e alzò le spalle con strafottenza quando rispose - Chi pensi abbia spaccato la faccia a Peter Sutton? –
Voltai l'angolo e lo spettacolo che mi si presentò mi fece accapponare la pelle. Peter se ne stava accanto agli armadietti del corridoio centrale. Aveva il labbro spaccato e la faccia talmente gonfia che a stento lo riconobbi.
Mi accostai a lui e non riuscii a fare a meno di dire – Stai bene? –
Peter sobbalzò appena mi vide e richiuse l'armadietto con violenza prima di sibilare a denti stretti - Sta' lontana da me...tu e i tuoi amici siete fuori di testa...-
Rabbrividii al ricordo e continuai ancora più confusa - Tu? Ma come? Io pensavo...Gabriel...-
Donovan si strinse nelle spalle e chiarì - Ci siamo andati insieme...ma la soddisfazione me la sono presa io –
Inarcai un sopracciglio scossa dalla sua confessione e sussurrai – Perché? –
Donovan non rispose, mi diede le spalle ed ebbe a dire – Hai preso tutto? Andiamo? –
Mi misi a braccia conserte e ridussi gli occhi a due fessure mentre dicevo – Alistair Donovan...ci sono troppe cose che non capisco di te –
Donovan imprecò e mi tirò a lui – Maledizione, babe –
- Maledizione cosa? – gli chiesi senza capire.
Donovan si passò la lingua sulle labbra in un modo talmente sensuale che mi spiazzò
- Te l'ho già detto che quando pronunci il mio nome...non capisco più niente – bisbigliò con voce roca.
E con quella spiegazione si chinò su di me e mi baciò. Un bacio bramoso. Pigro e delicato. Non c'era fretta nel modo in cui la sua lingua cercava la mia. Sapeva di menta e profumava di bagnoschiuma. Immersi le dita tra le sue ciocche dorate e sospirai di piacere quando lui mi infilò le mani nelle tasche posteriori dei jeans. Cosparse di baci le mie sopracciglia, il naso, le guance e poi ritornò sulla mia bocca.
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Run After Spin Off di Running with the wolves
RomanceSpin Off 🔞🌶️🔥 L'amicizia può trasformarsi in amore? Bella domanda. Quando ti chiami Samantha Torres è difficile che un ragazzo non cada ai tuoi piedi. Bellissima, ricca, indipendente, ma soprattutto spregiudicata. Gli uomini per lei sono stati se...