16 Sotto le stelle

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Donovan



Entrai nella piccola tenda e le mie narici furono pervase da una leggera fragranza di donna. Speziata ed esotica.

Sam era stesa sulla schiena e giocherellava con il cellulare.

Chiusi la cerniera e ci isolammo dal resto del gruppo. Mi sfilai la t-shirt e restai in pantaloncini neri. Lo spazio limitato della tenda costringeva i nostri corpi ad un contatto insostenibile.

- Non c'è campo – si lamentò Sam gettando il telefonino nella tasca del borsone.

Mi distesi accanto a lei e piegai le braccia attorno alla testa.

- Siamo a 5000 piedi, babe - la rimbeccai con ironia.

Sam imprecò, ma non rispose nulla. Indugiammo a fissare il cielo pieno di stelle che si riusciva a scorgere attraverso una piccola apertura nella tela.

Dalle tende vicine si sentivano le voci di Blair e Nancy e le loro risate. Le mie narici furono solleticate dall'odore che sembrava essere quello della marjuana che fuoriusciva copioso dalle fessure della tenda.

- È quello che penso? – mi chiese Sam.

- Già – risi e mi voltai a guardarla con un ghigno.

Sam si mise su un fianco e mi sfiorò l'occhio con la punta delle dita. L'ammaccatura color porpora aveva adesso una sfumatura verdastra.

- Il tuo occhio cambia colore – ebbe a dire mordendosi il labbro dispiaciuta.

- Non è niente in confronto a tutte le altre ammaccature che ho – la rassicurai provando a tranquillizzarla.

- Mi dispiace per l'espulsione, Al – bisbigliò avvicinandosi a me. Il suo fiato mi titillò la guancia ed io continuai a fissare il cielo stellato. Sam indossava dei pantaloncini di seta rosa e un corto top della stessa fibra. Era bella e provocante e stavo davvero provando ad esercitare un controllo su me stesso per evitare di saltarle addosso.

- Fa parte del gioco – dichiarai, ma lei mi fece voltare il viso verso di sé e pose le sue labbra morbide sulle mie.

Non avevo bisogno di altri incoraggiamenti.

Le sue mani si mossero sulle mie spalle ed io cercai la sua bocca con un bacio disperato. La spinsi sul sacco a pelo e la ricoprii con il mio corpo. Riconobbi la medesima urgenza nel modo in cui Sam ricambiava i miei baci. Mi reclinai su di lei e con la bocca mossi la stoffa dal suo seno. Presi un capezzolo tra i denti e lo divorai ad occhi chiusi mugugnando per il piacere. In seguito la mia mano scese lungo il suo corpo per sfiorarle il ventre tremolante.

- Non ho messo le mutandine – frusciò Sam contro il mio orecchio ed io gemetti nella sua bocca al pensiero.

Mi sollevai sui gomiti e rimasi sospeso su di lei.

- Stai mentendo – mormorai mentre i miei occhi fiammeggiavano di eccitazione.

Sam sorrise e mi sfiorò le labbra con la punta della lingua in un modo che me lo fece venire duro all'istante.

- Controlla tu stesso...- continuò con voce roca ed io serrai gli occhi per dominare l'eccitazione. La mia mano scese lungo il suo corpo e si intrufolò sotto la stoffa dei pantaloncini.

Il contatto con la sua carne nuda e fremente mi sconvolse.

Affondai le mie dita dentro di lei e la sentii scalpitare contro di me. Continuai a torturarla in quel modo mentre la mia bocca si infiammava contro il lobo del suo orecchio.

Run After Spin Off di Running with the wolvesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora