Run After Spin Off di Running with the wolves

30 Le regole della riconquista

Sam

Il dolore aiutava a crescere.

I burroni in cui crollavamo quando soffrivamo potevano diventare trampolini per spiccare il volo.

A volte.

Non in quel momento, però.

Quando venivi lasciata l'amarezza era talmente insopportabile da impedirti di respirare, di pensare, di continuare ad andare avanti nella vita.

"La finiamo qua Sam"

Quelle parole mi pesavano sul collo come la mannaia di un boia.

La fine del nostro rapporto mi aveva relegato in una spirale composta da assenza e vuoto.

Ero stata sospettosa e priva di compassione.

Avevo messo Donovan nella condizione di dubitare di me.

Stavo male.

La mancanza d'amore aveva gli stessi sintomi della crisi di astinenza.

Inquietudine, pensieri intrusivi, apprensione, necessità di avere dosi sproporzionate dell'oggetto del mio desiderio.

Alistair.

Dopo il modo in cui ci eravamo lasciati, o meglio.

Dopo il modo in cui lui mi aveva lasciato, non ero riuscita a dormire.

Avevo passato la notte a guardare il soffitto.

Avevo cercato di ricordare quando era stata l'ultima volta in cui ci eravamo baciati e con la mente ero ritornata a quel ricordo.

L'essere stata ferita così profondamente da Peter aveva cambiato radicalmente il modo in cui io mi relazionavo con l'altro sesso. Partivo sempre con la certezza che chi mi era di fronte avesse l'intenzione di farmi del male.

E con Donovan la trama era stata la stessa.

Il problema era che lui non lo aveva meritato.

Avevo rovinato tutto e non potevo prendermela con nessuno, se non con me stessa e con il mio temperamento.

Mi sembrava di vivere un incubo dal quale avrei voluto svegliarmi e ritrovarmi per incanto tra le sue braccia.

E dopo una notte passata a rimuginare, immersa in un vortice di sé e di ma, la mia disperazione aveva raggiunto il picco massimo e mi ero ritrovata incapace di trattenermi dal mandargli dei messaggi ai quali lui non aveva naturalmente risposto.

Sam

Al...mi manchi

Sam

Non riesco ancora a crederci che sia finita

Sam

Ti prego devi credermi. Non è successo niente con Henry

Mi alzai dal letto alle sei incapace di restare intrappolata tra le lenzuola un altro minuto in più.

Feci colazione velocemente e poi mi sistemai sulla terrazza per fare yoga.

Speravo negli effetti benefici di quella disciplina.

Ma dopo dieci minuti mi ritrovai distesa sulla schiena a guardare il cielo con un'espressione affranta sul viso.

In totale apatia.

Fu così che mio padre mi trovò.

- Già in piedi a quest'ora? – mi chiese.