Lascio i due piccioncini sussurrarsi parole romantiche all'orecchio indisturbati. Sapevo che sarebbe finita così: una volta arrivati e rotto il ghiaccio, la mia presenza sarebbe stata completamente inutile.
Il bar è pieno di gente ma riesco a raggiungere il bancone senza troppe difficoltà.
Un ragazzo si alza e prendo il suo posto. Il barista si avvicina.
«Qualcosa di forte».
Annuisce e sparisce un attimo dopo.
«Sei da solo cowboy?»
Di fianco a me si siede una ragazza davvero molto bella, capelli neri lunghi fino ai fianchi. Occhi azzurri, labbra truccate di rosso e il corpo striminzito in un vestito nero. Bellissima davvero eppure non mi dice nulla. Cosa cazzo mi sta succedendo?
Sorrido e annuisco.
«Posso?»
«Viviamo in un paese libero».
Il barista appoggia il bicchiere davanti a me. Un cubetto di ghiaccio nuota in un liquido ambrato.
«Lo stesso per me» dice la ragazza in nero.
Tiro fuori due banconote e pago entrambi i bicchieri.
«Allora? Ti diverti?» Si avvicina, i nostri gomiti si sfiorano.
«Ho passato serate migliori».
«Cuore spezzato?»
Faccio tintinnare il cubetto girandolo nel bicchiere. «Perché lo chiedi?»
«Sono un'esperta nei cuori spezzati e tu sembri averne uno».
Vorrei scoppiare a ridere, ma dove le imparano certe battute?
Si avvicina ancora di più. Adesso le nostre braccia sono in contatto. Non provo nulla e mi chiedo se dovrei... Dovrebbe muoversi qualcosa dentro di me? È questo che fanno le donne?
Il barista appoggia il bicchiere davanti a lei e se ne va.
«Mi chiamo Janine comunque».
I nostri bicchieri tintinnano. «Reeve».
Allunga una mano e afferra la chiave appesa al collo. Con un movimento fulmineo gliela strappo dalle dita e la faccio sparire sotto la camicia. Un gesto di cui mi pento subito.
«Scusa». Sorride in imbarazzo. «Reeve eh? Un nome insolito il tuo».
Annuisco. «Già...»
«Senti, ti va di uscire da qui? Qui sopra c'è una bellissima terrazza...»
Alzo le spalle e svuoto il bicchiere in un sol sorso. «Un po' di aria mi farà bene».
Janine spalanca gli occhi all'improvviso e raddrizza la schiena come se qualcuno le avesse svuotato un bicchiere di acqua ghiacciata sulla schiena. «Cosa cazzo...» Il suo viso si indurisce, si gira di scatto.
Abbassa lo sguardo schifata a qualcuno chinato ai suoi piedi.
«Ti chiedo immensamente scusa, davvero. Un cretino mi ha spinta e ti sono venuta addosso. Scusa».
«Brutta cretina! Mi hai rovinato il vestito!»
«Ehi, bada a come parli». Mi alzo di scatto, innervosito. «Ti ha chiesto scusa».
La ragazza è inginocchiata a terra. Sta raccogliendo le sue cose e le ficca dentro la borsetta. Mi inginocchio vicino a lei, «Ti do una mano».
«Non serve, grazie».
Il mio cuore fa una capriola e per un momento resto senza fiato. Tra tutte non avrei mai immaginato che fosse proprio lei. «Bella».
Mi guarda sorpresa poi il suo viso viene oscurato dal nervoso. «Ciao».
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Ricomincio dall'Amore
ChickLitIsabella Patterson è una scrittrice di fama mondiale che vola a Los Angeles per promuovere i suoi libri. "Sei mesi di lavoro e torno a casa." E' la promessa che ha fatto a se stessa per poter scendere a patti con la sua timidezza. Lentamente però l...