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Entro nei camerini di P&D, avvolta da una miscela di emozioni contrastanti: ansia, determinazione e una spruzzata di adrenalina. Mentre chiudo la porta dietro di me, il silenzio dei camerini mi avvolge, e mi ritrovo da sola con i miei pensieri. Il cuore batte forte nel petto mentre prendo qualche respiro profondo, cercando di calmarmi. Le luci soffuse e lo specchio di fronte a me riflettono la mia immagine tesa, ma decisa.

Mi guardo intorno, osservando ogni dettaglio del camerino: gli abiti appesi agli attaccapanni, le scarpe sparse sul pavimento, il trucco e gli accessori disposti ordinatamente sul tavolo.

Mi siedo su una sedia vicino allo specchio e mi concentro sulla mia missione. Markus non sa dell'esistenza di Luke e non intende infrangere il patto. Questo mi offre una piccola finestra di opportunità per raccogliere le informazioni di cui ho bisogno senza destare sospetti. Prendo una profonda inspirazione e mi preparo mentalmente per l'interrogatorio imminente, decisa a sfruttare ogni occasione per ottenere il massimo dalla situazione.

Seduta nella mia postazione, con gesti delicati, infilo le calze a rete, sentendo il loro tessuto sottile stringersi intorno alle mie gambe. Indosso il vestito della serata, un tutù bianco che ondeggia leggero mentre mi muovo.

Mentre mi guardo allo specchio, noto il rossore sul collo, un ricordo del violento confronto con Markus. Cerco di nasconderlo con i capelli sciolti, lasciandoli cadere liberamente sulle spalle per nascondere le tracce dell'episodio.

Con mano ferma, applico l'ombretto bianco sulle palpebre, cercando di dare un tocco di luminosità al mio sguardo. Cerco di concentrarmi sul trucco, distogliendo per un momento il pensiero dai recenti eventi.

Una volta pronta, respiro profondamente per calmare i nervi e mi alzo in piedi con determinazione. Esco dal camerino e mi incammino verso il bar, sapendo che John mi sta aspettando con il suo prezioso regalo.

«Splendore!» esclama con entusiasmo non appena mi avvicino. «Sei un vero angelo.»

«Ciao John» rispondo con un sorriso, mentre gli do un delicato bacio sulla guancia.

«Mi sei mancata ieri» mi confessa con un tono affettuoso.

«Anche a me sono mancate le tue pillole» replico scherzosamente, chiamando il cameriere per ordinare il mio solito drink.

John con gentilezza sposta i miei capelli dietro la schiena, io mi irrigidisco subito al suo contatto.

«Cattiva la ragazza. Dovrei mancarti per la mia personalità, la mia bellezza, no per quello che ti regalo» dice con un sorriso compiaciuto. Mi sposto leggermente, sentendomi irritata dal suo tocco.

«Ovviamente anche per quello» rispondo con un sorriso sornione.

Con un'occhiata furtiva al gruppo di ragazzi indicato da John, noto subito la presenza di Luke e dei suoi amici. Mi sento improvvisamente osservata, mentre la domanda di John si insinua nella mia mente come una lama affilata.

«Che rapporto hai con quei tre?» chiede John, la sua voce tagliente e diretta. «Ti stanno sempre intorno dall'altro giorno.»

La mia mente corre freneticamente, cercando di trovare la risposta giusta, perché so che la verità potrebbe compromettere tutto. «Nessuno» riesco a rispondere, cercando di nascondere qualsiasi traccia di nervosismo nella mia voce.

Ma John non sembra soddisfatto. «E perché ti stanno così attaccati?» insiste, con uno sguardo penetrante che mi fa rabbrividire.

Con un'espressione di disinteresse misto a irritazione, ribatto «sei geloso per caso, John? Altrimenti non capisco questo interesse.»

|Piccola Stella.|⭐️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora