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Distesa sul divano mentre aspetto l'arrivo di Bella, le parole di Kai continuano a ripetersi nella mia testa. Continuano a tormentarmi perché sono state uno schiaffo di realtà.

"Non vali niente". La frase riecheggia nella mia mente come un eco insistente, riportandomi indietro nel tempo, ad ogni volta in cui mio padre me l'ha gridato in faccia, o ad ogni episodio in cui i miei compagni di scuola mi deridevano per via dei miei vestiti usati e la mancanza di materiale scolastico. In quei momenti era difficile credere che valessi qualcosa, sapevo di essere inferiore agli altri. Ho cercato di nascondere questa mia sensazione di inferiorità dietro abiti costosi e trucchi elaborati, sperando di far dimenticare a me stessa e agli altri la mia condizione. Ma quelle parole mi ricordano che, nonostante tutte le apparenze, io so bene che non sono all'altezza di nessuno. Per anni ho tentato di convincermi che il sesso e il denaro potessero cancellare il mio senso di inadeguatezza, ma ora mi rendo conto che non è così. Sono come un fiore solitario, unico e prezioso, ma che nessuno ha mai avuto il coraggio o il desiderio di cogliere. Anche se mi atteggio a rosa, so bene che sotto la superficie rimango un fiore dimenticato, relegato all'ombra della mia stessa insicurezza. Speravo che, un giorno sarei riuscita a trasformare quel fiore dimenticato in una splendida rosa, capace di sbocciare e mostrare al mondo quanto in realtà valessi, ma non è stato così. Rimarrò sempre quel fiore sgualcito, che ha affrontato le tempeste più violente e le piogge più torrenziali senza mai sbocciare pienamente. Sono sopravvissuta alle avversità della vita, ma il mio petalo è rimasto scheggiato, deturpato dalle ferite del passato. Non sono come gli altri fiori, non sono radiosa e perfetta; sono delicata e fragile, vulnerabile alle intemperie del mondo.Gli altri continuano ad evitarmi, forse perché sentono la mia fragilità, la mia insicurezza nascosta dietro la mia corazza. O forse sono io stessa il fiore che si nasconde, che evita di essere scelto perché sa che nessuno si prenderà cura di lui come dovrebbe essere. Ho imparato a difendermi da sola, ad adattarmi alle condizioni avverse, ma dentro di me brucia ancora il desiderio di essere amata e accettata per ciò che sono.Mi sento inadeguata, come se non fossi mai abbastanza per gli altri. Le mie cicatrici emotive mi rendono diversa dagli altri fiori, mi rendono incapace di fidarmi completamente di chiunque si avvicini. Ho bisogno di più cure, di più attenzioni, ma temo di chiedere troppo, di chiedere ciò che non merito. E così resto lì, nel mio angolo, guardando il mondo intorno a me con occhi timidi e speranzosi, desiderando solo di essere notata e amata per ciò che sono veramente: un fiore unico e prezioso, nonostante le mie imperfezioni.

I miei pensieri vengono interrotti da dei colpi alla porta. Pensando che sia Bella mi alzo dal divano e senza chiedere chi è apro la porta, ma il mio cuore si ferma per un istante. Non è lei. È Kai. Confusa, cerco di capire perché si trovi di fronte alla porta del mio appartamento, ma le parole rimangono bloccate nella mia gola, incapaci di trovare una via d'uscita. Mi perdo nei suoi occhi diamante, cercando disperatamente di decifrare le sue emozioni, i suoi pensieri, l'enigma che è. Lui alza un sopracciglio in modo quasi sfidante, come se volesse entrare senza nemmeno aspettare un invito. Solo allora mi rendo conto della assenza della sua camicia, e il mio sguardo è immediatamente attratto dal suo petto muscoloso e pieno di tatuaggi, che mi incanta nonostante i miei sforzi di negarlo a me stessa.Si passa ossessivamente la mano nel ciuffo ribelle, nell'altra mano tiene una crema e un disinfettante. Sono confusa, sorpresa e forse anche felice, ma cerco di soffocare queste emozioni, ricordandomi che lo odio e che mi ha trattato male. Eppure, non posso ignorare il brivido di eccitazione che mi attraversa il corpo mentre lo guardo. C'è qualcosa in lui che mi attira irresistibilmente, nonostante tutte le mie ragioni per resistere. Mentre lotto con le mie emozioni contrastanti, una parte di me desidera ardentemente che rimanga, mentre un'altra parte vuole chiudere la porta in faccia e dimenticare tutto ciò che ha riportato a galla con le sue parole intrinseche di veleno.

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