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Camminiamo lungo la strada, il sole alto nel cielo proietta ombre nette sul marciapiede. Kai mi guarda con un sorriso sfacciato, e senza pensarci due volte, mi spinge leggermente con il gomito. Istintivamente, reagisco, mettendo in gioco la mia forza e spingendo a mia volta. La sfida è lanciata, e ci lasciamo andare, scherzosamente, nella nostra competizione improvvisata.

Le nostre risate riempiono l'aria, mescolate con il suono delle nostre scarpe che schiacciano il selciato. Anche se so che Kai ha un vantaggio evidente in termini di forza, non mi arrendo, continuo a spingere con determinazione, cercando di guadagnare terreno.

Kai reagisce con il suo solito spirito combattivo, spingendo contro di me con una risata contagiosa. È una lotta giocosa, senza tensione né rivalità vera e propria, solo due persone che si divertono nella loro interazione amichevole.

Continuiamo così, scherzando e spingendoci, finché non arriviamo davanti all'ingresso dell'appartamento di Luke, ancora sorridendo e scherzando come se fossimo stati complici di un segreto divertente.

Quando siamo soli, Kai si trasforma, diventa qualcuno di diverso, qualcuno che capisce i miei pensieri prima che io li esprima, che ride delle mie battute più stupide e che mi ascolta senza giudicare.

È come se fosse un riflesso del mio io più autentico, l'unico con cui posso essere veramente me stessa. Vorrei proteggerlo, tenerlo stretto a me come un segreto prezioso da custodire gelosamente. È come se il nostro legame fosse un'isola in mezzo al mare, un'oasi di comprensione e conforto in un deserto di estraneità.

Ma poi, quando siamo in compagnia degli altri, tutto cambia. Kai diventa un estraneo, un muro impenetrabile che nasconde il vero sé dietro una facciata di distacco e indifferenza. È come se si chiudesse in sé stesso, lasciandomi sola a lottare contro il flusso di conversazioni superficiali e di apparenze.

Con Kai accanto, ritrovo la parte di me che credeva nei sogni più grandi del cielo e che rideva senza freno, dimentica dei dolori che la vita aveva inflitto. È come tornare indietro nel tempo, a quando i problemi sembravano lontani e irrilevanti, quando la gioia riempiva ogni giorno di luce e calore.

Quando sono con lui, le preoccupazioni svaniscono come nebbia al sole. Mi sento di nuovo come quella bambina che danzava sotto la pioggia senza preoccuparsi di bagnarsi, che sognava di volare tra le stelle senza paura di cadere. È come se il peso del passato si dissolvesse, lasciandomi libera di essere me stessa, senza maschere né filtri.

Con Kai, divento quella bambina spensierata, la cui innocenza non è ancora stata macchiata dal dolore e dalla tragedia. È un dono prezioso, un momento di pura felicità in un mondo che spesso sembra così oscuro e crudele. E per quel breve istante, tutto sembra possibile di nuovo, come se il futuro fosse pieno di promesse e speranze, pronte a essere colte con entusiasmo e fiducia.

Quando sono con lui, non sono più una serie di identità ferite e frammentate. Non sono più Blue, il cui dolore è marcato dalla perdita della madre, o Blue, il cui cuore è spezzato dalla mancanza del fratello, né Blue, la cui ricerca della verità sull'assassino della madre l'ha condotta lungo strade oscure e pericolose.

Sono semplicemente Blue, la bambina che risplende di vita e di gioia. Con lui, le maschere cadono, e posso finalmente essere autentica.

Nel suo abbraccio, non c'è spazio per il dolore o per il rimpianto. Sono solo io, libera di ridere senza freni, di sognare senza paure e di amare senza riserve. È come se il peso del mondo si dissolvesse, lasciandomi leggera e libera di danzare al ritmo della vita.

Con lui, non c'è bisogno di mascherare la mia tristezza o la mia rabbia. È un'esperienza liberatoria, che mi permette di lasciare alle spalle il passato e di abbracciare il presente con tutto il suo splendore.

|Piccola Stella.|⭐️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora