|Piccola Stella.|⭐️

.19.

Sdraiata sul mio letto, mi contorco senza trovare pace. La mia mente è una tempesta di pensieri, mentre la visione della faccia di Kai tra le mie gambe continua a ripetersi incessantemente. Le emozioni travolgenti che mi ha fatto provare con la sua lingua mi scuotono ancora, facendo tremare le mie gambe come foglie al vento. Posso ancora sentire il suo sapore persistente nella mia bocca, come un ricordo vivido e sensuale che si insinua in ogni fibra del mio essere. È un turbine di sensazioni contrastanti: desiderio, confusione, eccitazione e timore si intrecciano insieme, lasciandomi sospesa in uno stato di estasi e incertezza.

Cambio di nuovo posizione sul letto, sperando di liberarmi dalle sensazioni travolgenti che mi assalgono implacabilmente. Ma anche così, le sue mani sembrano ancora percorrere il mio corpo, grandi e ruvide, stuzzicando il mio seno con una sensualità quasi brutale, mentre i suoi denti affondano nel mio capezzolo con un tocco di desiderio e possessività. Un gemito di piacere e dolore si fa strada tra le mie labbra mentre, in un gesto involontario, chiudo le gambe cercando di contenere l'impeto delle sue carezze.

Cazzo, Blue, smettila! Mi rimprovero, alzandomi di scatto e mettendomi seduta sul letto. Passo più volte la mano sul viso nel tentativo di scacciare quei ricordi intrusivi, ma le sensazioni dei suoi morsi persistono, radicate nel profondo della mia memoria corporea. La sensazione della sua lingua che ripara ai suoi morsi violenti sembra bruciare ancora sulla mia pelle, lasciandomi con un brivido di desiderio e angoscia.

Ma ciò che mi spezza completamente le difese è il ricordo di quei suoi dannati occhi diamante. Brillavano con una luce intensa, carica di desiderio e di eccitazione, e mi fissavano con una fermezza che mi ipnotizzava. Quegli occhi, come gemme preziose incastonate nel suo volto, trasudavano passione e brama, scrutandomi come se fossi la cosa più preziosa e desiderabile che abbiano mai visto. Sono occhi senza inibizioni, senza freni, solo accecati dal desiderio più sfrenato, e io mi sentivo catturata dalla loro intensità, incapace di sfuggire al loro potere ipnotico. I suoi occhi che mi guardavano con una fame selvaggia e incontenibile, facendo battere il mio cuore a un ritmo frenetico.

Ed è proprio quel ricordo, così vivido e travolgente, che mi spinge a prendere una decisione improvvisa. Mi alzo dal letto con una determinazione che non riesco a frenare e vado a bussare alla sua porta, scalza e con il pigiama. Non so esattamente cosa voglia da lui, ma il fatto che il suo ricordo tormenti la mia mente in modo così insistente mi fa sentire come se non ci sia alcun motivo per stare lontani l'uno dall'altro.

Quando Kai apre la porta, il mio respiro si blocca nel petto. Lo vedo davanti a me, con quegli occhi intensi e il suo solito pantalone da tuta, il petto nudo che esibisce i muscoli definiti. La sigaretta tra le labbra emana una sottile spirale di fumo che danza nell'aria. Alzo lo sguardo per incontrare il suo, ma le parole si inceppano nella mia gola, perdute nella tensione che vibra nell'aria.

Quando alza un sopracciglio con quel suo atteggiamento scanzonato, sento il cuore battere più forte nel petto. Vorrei dire qualcosa, qualsiasi cosa, ma la mia mente è un caos di emozioni contrastanti. Kai si passa la mano sul ciuffo, facendo emergere ancora di più la sua aura di mistero e fascino.

Mi sforzo di mantenere la compostezza, cercando di mascherare la mia incertezza con un'apparente sicurezza. Lo spingo leggermente per entrare in casa sua, ma Kai è più forte di quanto sembri. Chiude la porta dietro di sé e mi spinge contro il muro, le sue braccia si sollevano ai lati della mia testa, imprigionandomi tra lui e il muro. Posso sentire il calore del suo corpo vicino al mio, i muscoli tesi sotto la pelle liscia.

L'odore del fumo mi avvolge, mescolandosi con il suo profumo mascolino. L'unica luce è quella del fuoco della sigaretta, che danza nel buio della stanza, proiettando ombre suggestive sui suoi lineamenti.